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Reinhard Elze (1922-2000)

di Giovanni Isabella

© 2006 - Giovanni Isabella per "Reti Medievali"


Nato a Rostock, nella Germania nord-orientale, era figlio di uno studioso - il padre, Curt Elze, era infatti professore di anatomia all’università di Rostock dove ricoprì per un breve periodo la carica di rettore. Elze iniziò nel 1940 i suoi studi in storia e filologia classica all’università di Friburgo per poi completarli nel 1944 in quella di Gottinga, dove discusse una tesi sulla cappella papale, ossia su uno degli organismi amministrativi della chiesa romana, nel XII e XIII secolo. Durante gli anni universitari seguì con particolare interesse i corsi di storia medievale e moderna di Hans-Walther Klewitz, Karl Brandi e Siegfried A. Kaehler. Tra gli anni ’40 e ’50 ricoprì il ruolo di assistente scientifico (wissenschaftliche Hilfskraft) a Gottinga, di collaboratore (Mitarbeiter) degli M.G.H., di borsista della Deutsche Forschungsgemeinschaft a Roma e infine di assistente (Assistent), prima di Walther Holtzmann e poi di Helmut Beumann, all’università di Bonn. Sono gli stessi anni in cui strinse proficui rapporti scientifici anche con Hermann Heimpel, Percy E. Schramm, Wilhelm Berges.

In questo periodo di formazione tre sono i maestri che Elze stesso riconosceva: Hans-Walther Klewitz, che lo indirizzò allo studio della storia della chiesa romana durante e dopo la riforma; Walther Holtzmann, con cui approfondì le tematiche legate al diritto canonico medievale e Percy E. Schramm, che lo coinvolse nelle ricerche sugli ordines coronationis e sulle insegne del potere.

I primi frutti di questo articolato apprendistato furono il saggio sulla formazione e sullo sviluppo della cappella papale (1950), rimasto a lungo un punto di riferimento imprescindibile per chi si avvicinava all’argomento, e quello sul sacrum palatium Lateranense (1952), in cui a partire dalla ricostruzione fatta da Schramm nel suo Kaiser, Rom und Renovatio si approfondivano le trasformazioni dell’apparato amministrativo della chiesa romana durante il X e l’XI secolo. Due anni dopo, con il saggio sulle Herrscherlaudes (le acclamazioni per il sovrano) alto e pieno medievali, Elze dava prova di una profonda conoscenza dei manoscritti liturgici e delle loro implicazioni politico-ideologiche dialogando in maniera serrata con i lavori di Ernst H. Kantorowicz e di Bernhard Opfermann dedicati alle laudes regiae. Infatti proprio in quegli anni Elze stava cominciando gli ampi studi sugli ordines coronationis medievali che condensò in primo luogo nella tesi di abilitazione (Habilitationschrift), discussa a Bonn nel 1958 e rimasta purtroppo inedita (ma oggi consultabile presso la biblioteca degli M.G.H. a Monaco di Baviera), in cui studiò dapprima la tradizione manoscritta di tutti gli ordines imperiali da lui identificati per poi concentrarsi sull’analisi dei modelli, della datazione e degli aspetti ideologici dei quattro ordines datati al XII secolo. Prosecuzione di questo lavoro fu l’edizione degli ordines coronationis imperialis curata per la serie Fontes iuris germanici antiqui degli M.G.H. (1960). Questo volume rappresenta il primo esempio (e l’unico fino all’edizione degli ordines coronationis Franciae a opera di Richard A. Jackson, 1995-2000) di edizione sistematica e cronologicamente completa di ordines coronationis: raccoglie testi che vanno dalla metà del X secolo fino all’ordo scritto per l’incoronazione imperiale di Carlo V (1530). Pregio particolare di questo lavoro è l’aver finalmente offerto una base documentaria cronologicamente ampia e filologicamente precisa e affidabile agli studiosi, che da decenni si confrontavano su queste fonti unicamente sulla scorta di edizioni o semplici trascrizioni di uno o più ordines, in genere dispersi in appendice ad articoli. Purtroppo a questa edizione non seguì quella degli ordines coronationis regi tedeschi, tante volte annunciata da Schramm come prossima pubblicazione di Elze, ma mai realizzatasi.

Nel 1961 ottenne la cattedra di storia medievale, in qualità di ordinario, presso la Freie Universität di Berlino e vi rimase a insegnare per dieci anni. Nel 1972, infatti, fu nominato direttore del Deutsches Historisches Institut di Roma, dove esercitò questa funzione fino al 1988. Lasciato l’incarico romano si trasferì a Monaco di Baviera, scelta proprio per la presenza della ricca biblioteca dei M.G.H., della cui direzione centrale era diventato membro (Mitglied) nel 1968, dove continuò a recarsi a studiare ogni mattina fino al giorno della sua morte.

Tra il 1963 e il 1972 Elze si impegnò, insieme con Cyrille Vogel, nell’edizione in tre volumi del pontificale romano-germanico del X secolo, fonte di grande importanza per la storia della liturgia (e non solo) dell’Occidente medievale. Negli anni successivi si dedicò principalmente a indagare i diversi aspetti del simbolismo del potere, di cui era diventato il massimo esperto dopo la morte di Schramm nel 1970. Questo interesse si esplicava innanzitutto nella pubblicazione di molti articoli sui cerimoniali di incoronazione, in particolare su nuovi ordines coronationis da lui scoperti in manoscritti provenienti soprattutto dall’area carolingia, dal Meridione normanno e dall’Italia settentrionale. Ma si condensò anche in tre interventi dall’approccio generale sulle varie forme e fonti del simbolismo del potere (rispettivamente a Roma nel 1973 e a Spoleto nel 1975 e nel 1985) nonché in alcuni saggi sul valore simbolico delle insegne del potere (corone, spade, scettri, globi, vesti regali, ecc.), con ripetuta attenzione alla corona ferrea di Monza.

Il lavoro di indagine su rituali e simboli indusse Elze a proporre di sostituire, per definire quest’area di ricerca, il termine Staatssymbolik (simbolismo dello Stato), coniato da Schramm, con Herrschaftssymbolik (simbolismo del potere), tanto è vero che usò quest’ultimo nel titolo della raccolta dei suoi articoli più significativi (1982). Tale proposta esprimeva abbastanza chiaramente la volontà di superare una prospettiva ritenuta ormai “anacronistica” delle istituzioni medievali ma ampiamente diffusa nella generazione del suo maestro. Se questa denominazione si è oggi diffusa in gran parte della storiografia di lingua tedesca, non si può comunque evitare di notare che nella rivista dei M.G.H., Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters, per designare quest’area di ricerca si usa tuttora il termine Staatssymbolik. La curiosità scientifica di Elze si espresse anche in saggi, certamente collegati con i suoi interessi, ma allo stesso tempo “eccentrici” rispetto al suo percorso storiografico, che si comprendono soprattutto con il suo amore per il dettaglio insolito e per la prospettiva storiografica inusuale: è il caso della ricerca sui saccheggi rituali del corpo dei pontefici prima della sepoltura (1977), oppure di quella sull’efficienza dei legati e messaggeri nell’XI secolo come mezzo per indagare gli antecedenti della cosiddetta umiliazione di Canossa (1980) o anche di quella sui problemi di precedenza e di attribuzione del posto di onore negli incontri fra papa e imperatore (1991).

La combinazione di temi e strumenti tratti dalla paleografia, canonistica, liturgia, storia istituzionale dell’impero e della chiesa, sostenuti sempre da una profonda conoscenza delle fonti, rappresenta il metodo di lavoro peculiare di Elze. Non si deve peraltro dimenticare l’importanza del ruolo di mediatore fra storiografia tedesca e italiana svolto da Elze innanzitutto come direttore del Deutsches Historisches Institut a Roma, dove contribuì fortemente, in collaborazione con i principali istituti italiani ed europei, alla nascita del Repertorium fontium historiae medii aevi, ma anche come membro del comitato direttivo dell’Istituto storico italo-germanico di Trento, dove fra l’altro fu coinvolto in prima persona nella cura di volumi miscellanei sulla città medievale in Italia e Germania (1981), sulle aristocrazie cittadine nel basso medioevo italiano e tedesco (1984) e sulla “reinvenzione” del medioevo nel XIX secolo italiano e tedesco (1988). Ma non tutta la sua attività scientifica ha lasciato traccia scritta: sia perché Elze, per usare le pregnanti parole di Arnold Esch, era soprattutto «un uomo di parole parlate piuttosto che di libri scritti», che si considerava innanzitutto un insegnante e un dispensatore di consigli, come molti colleghi, studiosi e studenti, berlinesi e romani, hanno testimoniato, sia perché nella sua lunga carriera si è sempre sentito affetto da quel “morbo”, comune a molti intellettuali, che in una lettera scritta appena un mese prima di morire definiva Graphasthenie, una “debolezza della scrittura”, una sorta di “mancanza di forze” per la scrittura, che lo ha portato più di una volta a lasciare incompiuti lavori già iniziati (cfr. A. Esch 2000).

 


  • Studi su Reinhard Elze

A. Esch, Reinhard Elze. 1922-2000, «Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken» 80 (2000), pp. XXXV-XXXIX

B. Schimmelpfennig, Nachruf Reinhard Elze, «Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters» 57 (2001), pp. 419-420

B. Schimmelpfennig e L. Schmugge, Vorwort, in R. Elze, Päpste-Kaiser-Könige und die mittelaterliche Herrschaftssymbolik, London 1982, pp. I-II.

R. A. Jackson, Reinhard Elze, in www.freeweb.hu/majestas/inmemoriam.html#elze

 

  • Bibliografia di Reinhard Elze

I saggi seguiti da * sono stati ripubblicati, inalterati, in Päpste - Kaiser - Könige und die mittelalterliche Herrschaftssymbolik: ausgewählte Aufsätze, a cura di B. Schimmelpfennig e L. Schmugge, London 1982.

Die päpstliche Kapelle in 12. und 13. Jahrhundert, «Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte. Kanonistische Abteilung» 36 (1950), pp. 145-204. *

Das sacrum palatium Lateranense im 10. und 11. Jahrhundert, in Studi gregoriani, vol. IV, Roma 1952, pp. 27-54. *

Zur Geschichte Aachens, «Rheinische Vierteljahrsblätter» 18 (1953), pp. 104-108.

Die Herrscherlaudes im Mittelalter, «Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte. Kanonistische Abteilung», 40 (1954), pp. 201-223. *

Die “Eiserne Krone” in Monza, in P. E. Schramm, Herrschaftzeichen und Staatssymbolik. Beiträge zu ihrer Geschichte vom dritten bis zum sechzehnten Jahrhundert, Stuttgart 1955, vol. II

Die Krönung der lateinischen Kaiser, in P. E. Schramm, Herrschaftzeichen und Staatssymbolik. Beiträge zu ihrer Geschichte vom dritten bis zum sechzehnten Jahrhundert, Stuttgart 1956, vol. III, pp. 839-844. *

Der Thesaurus pontificum des Erzbischofs Nicolaus von Zara, «Reveu des sciences religieuses» volume hors série, Strassburg 1956, pp. 143-160. *

Der Liber Censuum des Cencius (Cod. Vat. lat. 8486) von 1192 bis 1228. Zur Überlieferung des Kaiserkrönungsordo Cencius II., «Bullettino dell’“Archivio paleografico italiano”» N.S., 2/3 (1956/57), pp. 251-270. *

Die Ordines für die Weihe und Krönung des Kaisers und der Kaiserin im Mittelalter: Ausgewählte Studien zur Überlieferung, Datierung und Interpretation, Habilitationschrift, Bonn 1958 

Ordines coronationis imperialis. Die Ordines für die Weihe und Krönung des Kaisers und der Kaiserin, ed. R. Elze, MGH Fontes iuris germanici antiqui in usum scholarum IX, Hannover 1960.

Krise der Geschichtswissenschaft?, «Universitätstage» (1962), pp. 172-186.

Le Pontifical romano-germanique du dixième siècle. Pontificale Romano-Germanicum saeculi decimi, a cura di C. Vogel in collaborazione con R. Elze, voll. I-II (Studi e testi; 226-227), Città del Vaticano 1963.

Walther Holtzmann, «Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken» 44 (1964), pp. XIII-XXVI.

Zum Königtum Rogers II. von Sizilien, in Festschrift Percy Ernst Schramm zu seinem siebzigsten Geburtstag, a cura di P. Classen e P. Scheibert, Wiesbaden 1964, vol. I, pp. 102-116. *

Stephanus Polonus und Johannes Andreae. Eine Bologneser Quaestion von 1270 und ihre Wiedergabe in der Novella in Sextum, in Collectanea Stephan Kuttner, a cura di I. Forchielli e A. M. Stickler, Bologna 1967, vol II, pp. 293-308. *

Eine Kaiserkrönung um 1200, in Adel und Kirche. Festschrift Gerd Tellenbach, a cura di J. Fleckenstein e K. Schmid, Freiburg-Basel-Wien 1968), pp. 365-373. *

Eine Vorlesung eines Mediävisten, in Das Lehren der Geschichte, s.l. 1969, pp. 154-163.

Nachruf Percy Ernst Schramm, «Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters» 27 (1971), pp. 655-657.

Le Pontifical romano-germanique du dixième siècle. Pontificale Romano-Germanicum saeculi decimi, a cura di C. Vogel in collaborazione con R. Elze, vol. III (Studi e testi; 269), Città del Vaticano 1972 

Tre ordines per l’incoronazione di un re e una regina nel regno normanno di Sicilia, in Atti del congresso internazionale di Studi sulla Sicilia normanna. Palermo 1972, Palermo 1973, pp. 438-459.

Studienbuch Geschichte. Eine europeische Weltgeschichte, a cura di R. Elze e K. Repgen, Stuttgart 1974.

Die Agilulfkrone des Schatzes von Monza, in Historische Forschungen für Walter Schlesinger,a cura di H. Beumann, Köln-Wien 1974, pp. 348-357. *

Rom in der Neuzeit: politische, kirchliche und kulturelle Aspekte, a cura di R. Elze, H. Schmidinger, H. Schulte Nordholt, Wien-Roma 1976.

Insegne del potere sovrano e delegato in Occidente, in Simboli e simbologia nell’alto medioevo (Atti della XXIII Settimana di Studio del “Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo”, Spoleto 3-9 aprile 1975), Spoleto 1976, pp. 569-600. *

I segni del potere ed altre fonti dell’ideologia politica del medioevo recentemente utilizzate, in Fonti medioevali e problematica storiografica. Atti del Congresso internazionale tenuto in occasione del 90. anniversario della fondazione dell'Istituto storico italiano (1883-1973). Roma, 22-27 ottobre 1973, Roma 1976, pp. 283-300. *

Sic transit gloria mundi: la morte del papa nel medioevo, «Annali dell’Istituto storico italo-germanico in Trento», 3 (1977), pp. 23-41 (ed. ted. Sic transit gloria mundi. Zum Tode des Papstes im Mittelalter, «Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters» 34 (1978), pp. 1-18). *

Ruggero II e i papi del suo tempo, in Società, potere e popolo nell’età di Ruggero II (Atti delle III giornate normanno-sveve, Bari 23-25 maggio 1977), Bari 1979, pp. 27-39 

Über die Leistungsfähigkeit von Gesandtschaften und Boten im 11. Jahrhundert. Aus der Vorgeschichte von Canossa 1075-1077, in Histoire comparée de l`administration (4e au 18e siècle) Zürich-München 1980, pp. 3-10. *

La Città in Italia e in Germania nel medioevo: Cultura, istituzioni, vita religiosa, a cura di R. Elze e G. Fasoli, Bologna 1981.

Päpste - Kaiser - Könige und die mittelalterliche Herrschaftssymbolik : ausgewählte Aufsätze, a cura di B. Schimmelpfennig e L. Schmugge, London 1982.

Königtum und Kirche in Kroatien im X. und XI. Jahrhundert, in Vita religiosa morale e sociale ed i concili di Split (Spalato) dei secc. X-XI, a cura di A. G. Matanic, Padova 1982, pp. 81-97. 

Nachruf Raffaello Morghen, «Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters» 40 (1984), pp. 371-372.

Aristocrazia cittadina e ceti popolari nel tardo medioevo in Italia e in Germania, a cura di R. Elze e G. Fasoli, Bologna 1984.

Königskrönung und Ritterweihe: Der burgundische Ordo für die Weihe und Krönung des Königs und der Königin, in Institutionen, Kultur und Gesellschaft im Mittelalter, a cura di L. Fenske, W. Rösener, Th. Zotz, Sigmaringen 1984, pp. 326-342.

Nachruf Raoul Manselli, «Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters» 42 (1986), pp. 745-746.

Pariser Magister des 14. Jahrhunderts und ihre Pfründen. Mit Edition eines universitären Supplikenrotulus, «Francia» 14 (1986), pp. 103-138.

Ein Seneca-Zitat in Barbarossa-Urkunden, «Römische historische Mitteilungen» 28 (1986), pp. 151-154.

La simbologia del potere nell'età di Federico II, in Politica e cultura nell'Italia di Federico II, a cura di S. Genuini, Pisa 1986, pp. 203-212.

A Catalogue of Canon and Roman law manuscripts in the Vatican Library, compilato all’Institute of Medieval Canon Law sotto la direzione di S. Kuttner, con l’aiuto del Deutsches Historisches Institut di Roma sotto la direzione di R. Elze, vol. I (Studi e testi; 322), Città del Vaticano 1986.

A Catalogue of Canon and Roman law manuscripts in the Vatican Library, compilato all’Institute of Medieval Canon Law sotto la direzione di S. Kuttner, con l’aiuto del Deutsches Historisches Institut di Roma sotto la direzione di R. Elze, vol. II (Studi e testi; 328), Città del Vaticano 1987.

Könige im spätmittelalterlichen Italien vom Beginn des 14. bis zur Mitte des 15. Jahrhunderts, in Das spätmittelalterliche Königtum im europäischen Vergleich, a cura di R. Schneider, Sigmaringen 1987, pp. 123-134.

Le consacrazioni regie, in Segni e riti nella chiesa altomedievale occidentale (Atti della XXXIII Settimana di studio del “Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo” 11-17 aprile 1985), Spoleto 1987, pp. 41-55.

Italia e Germania: immagini, modelli, miti fra due popoli nell'Ottocento; il Medioevo, a cura di R. Elze e P. Schiera, Bologna 1988.

La corona imperiale di paglia, in Cultura e società nell'Italia medievale. Studi per Paolo Brezzi, Roma 1988, vol. I, pp. 337-344.

Hermann Diener. 1925-1988, «Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken» 68 (1988), pp. XXV-XXXI.

Gregor VII. und die römische Liturgie, in Studi gregoriani, vol. XIII, Roma 1989, pp. 179-188.

The Ordo for the coronation of King Roger II of Sicily: an example of dating from internal evidence, in Coronationis, a cura di J. M. Bak, Berkeley 1990, pp. 165-178.

Das Deutsche Historische Institut in Rom, 1888-1988, a cura di R. Elze e A. Esch, Tübingen 1990.

Das Deutsche Historische Institut in Rom 1888-1988, in Das Deutsche Historische Institut in Rom, 1888-1988, a cura di R. Elze e A. Esch, Tübingen 1990, pp. 1-31.

La disfida del Malpensa e il problema di guerra e pace nel Medioevo, in Il lazio meridionale tra papato e impero al tempo di Enrico VI, a cura red. di Lia Lattari, Roma 1991, pp. 139-144.

Rechts und links : Bemerkungen zu einem banalen Problem, in Das andere Wahrnehmen. August Nitschke zum 65 Geburtstag gewidmet, a cura di M. Kintzinger, W. Stürmer, J. Zahlten, Köln-Weimar-Wien 1991, pp. 75-82.

Ein vergessener Ordo für die Trauung und Krönung eines karolingischen Herrscherpaares, in Ex ipsis rerum documentis, a cura di H. Henning Körtum, K. Herbers, C. Servatius, Sigmaringen 1991, pp. 69-72.

Ein karolingischer Ordo für die Krönung eines Herrscherpaares, «Bullettino dell'Istituto storico italiano per il medioevo» 98 (1992), pp. 417-422.

Ein Krönungsordo aus Portugal, in Memoriam sanctorum venerantes, Roma 1992, pp. 323-334.

Ordines für die Königskrönung in Mailand, in Cristianità edEuropa, a cura di C. Alzati, Roma-Freiburg-Wien 1994, vol.I, pp. 175-189.

Die Erhebung Giangaleazzo Viscontis zum Herzog von Mailand, in Società, istituzioni, spiritualità. Studi in onore di Cinzio Violante, Spoleto 1994, vol. I, pp. 291-304.

Monza und die Eiserne Krone im Mittelalter, in La corona, il regno e l'impero: un millennio di storia, a cura di Graziella Buccellati, Milano 1995, vol. I, pp. 45-59.

Una Coronatio Caesaris a Trento, in «Annali dell’Istituto storico italo-germanico in Trento» 21 (1995), pp. 363-372.

Paul F. Kehr: Zugänge und Beiträge zu seinem Wirken und zu seiner Biographie, in Paul F. Kehr / Deutsches Historisches Institut in Rom, Tübingen 1996, pp. 7-34.

Der normannische Festkrönungsordo aus Sizilien, in Cavalieri alla conquista del Sud. Studi sull’Italia normanna in memoria di Léon-Robert Ménager, a cura di E. Cuozzo J.-M. Martin, Bari 1998, pp. 315-327.

Un altro sacco? Blasius von Cesena und die Tiberüberschwemmung 1530, in Italia et Germania: liber amicorum Arnold Esch, a cura di H. Keller, W. Paravicini, W. Schieder, Tübingen 2001, pp. 257-264.

Die zweite preußische Königskrönung. (Königsberg 18. Oktober 1861), München 2001.

 

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Reti Medievali

Ultima modifica: 29/5/06

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