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E-learning
Storia del regno longobardo
in Italia
a cura di Stefano Gasparri
per il corso di "Antichità e Istituzioni
Medievali"
Università "Ca' Foscari"
di Venezia
Facoltà di Lettere e Filosofia
a.a. 1999-2000
2000 - Stefano
Gasparri per "Reti Medievali"
32.
Eginardo, Vita Karoli, c. 18
Carlo e la
pseudo-Ermengarda
18. Di tali
meriti risulta dunque essere stato dotato nel mantenere e ingrandire il
regno e insieme nell'arricchirlo di grandi opere.
Ed ora comincer a trattare delle sue doti moral, della sua massima
fermezza in qualunque evento prospero o avverso, e di tutto quanto si
riferisca alla sua vita privata e familiare.
Dopo la morte del padre, divisosi il regno col fratello, sopport con tale
tolleranza la rivalit e la gelosia di lui, che sembrava a tutti strano
come egli potesse non trascendere nell'ira per le sue provocazioni.
Successivamente, avendo condotto in sposa, per esortazione della madre, la
figlia di Desiderio, re dei Longobardi, dopo un anno, non si sa come mai, la
ripudi e prese in moglie Ildegarda, donna di grande nobilt di origine
sveva, dalla quale gener tre figli, Carlo, Pipino e Ludovico, e
altrettante figlie, Rotrude, Berta e Gisella. Ebbe altre tre figlie,
Teoderada, Iltrude e Rodaide, due dalla moglie Fastrada della stirpe dei
Franchi Oriental, cio dei Germani, la terza da una concubina, il cui
nome ora non torna alla mia memoria. Morta Fastrada, spos l'alamanna
Liutgarda, da cui non ebbe alcun figlio. Dopo la morte di questa ebbe
quattro concubine: Maldegarda, che gli diede una figlia chiamata Rotilde,
Gersuinda di stirpe sassone, da cui nacque una figlia chiamata Adeltrude,
Regina, che gli diede Drogone e Ugo, e infine Adalinda, da cui gener
Teodorico.
Anche sua madre Bertrada invecchi in grande onore del figlio, presso di
lui. Egli la trattava difatti con sommo rispetto, tanto che non sorse fra
loro mai alcun motivo di contrasto, a parte il caso del divorzio dalla
figlia di Desiderio, che egli aveva preso in moglie su consiglio lei.
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