Fonti
Antologia delle fonti altomedievali
a cura di Stefano Gasparri
e Fiorella Simoni
con la collaborazione di Luigi Andrea Berto
© 2000 – Stefano
Gasparri per “Reti Medievali”
4. La conversione dei Visigoti (A) III Concilio di
Toledo, c. 18 (589). (B) Giuliano di Toledo,
Storia di Wamba, PL 96, coll. 763-766. (A) Io, re Recaredo, ho sottoscritto
con la mia destra, con la protezione di Dio, questa santa fede e vera
confessione, che l’unica Chiesa cattolica confessa per tutto il mondo,
tenendola nel cuore, affermandola con la bocca.
Io Badda, gloriosa regina, ho sottoscritto con la mia mano di tutto
cuore questa fede, nella quale ho creduto e che ho accolto. […]
Confessiamo che noi ci siamo convertiti con tutto il cuore, con tutta
l’anima e tutta la nostra mente dall’eresia ariana alla Chiesa cattolica;
non c’è alcun dubbio che noi e i nostri predecessori abbiamo
errato [nel seguire] l’eresia ariana, e che ora abbiamo imparato la
fede evangelica e apostolica entro la Chiesa cattolica. Perciò
la santa fede che il predetto religiosissimo nostro signore professò
nel mezzo del concilio e sottoscrisse di sua mano, questa anche noi
teniamo, questa confessiamo ugualmente ed accogliamo questa, promettiamo
di predicare e insegnare alla gente. Questa è la vera fede che
tutta la Chiesa ora ha per tutto il mondo, crede che è cattolica
e lo prova. Su coloro i quali questa fede non piace o non piacerà,
anathema Maranatha all’avvento del Signor nostro Gesù
Cristo.
III Concilio di Toledo, c. 18 (589). Testo originale (B) Ai nostri giorni fiorì
il chiarissimo principe Wamba, che Dio volle governasse degnamente.
Egli fu dichiarato [re] dall’unzione sacerdotale e fu eletto dall’unione
di tutto il popolo e della patria […] Nel diciannovesimo giorno
dopo avere assunto il regno [Wamba] entrò nella città
di Toledo. Ma quando giunse dove doveva ricevere il segno dell’unzione,
nella chiesa del pretorio, cioè SS. Pietro e Paolo, poiché
era già manifestamente inserito nel rituale regio, stando davanti
all’altare giurò fedeltà al popolo secondo l’uso.
Poi, piegate le ginocchia, fu mostrato l’olio della benedizione.
Giuliano di Toledo, Storia di Wamba, PL 96, coll.
763-766. Testo originale
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