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Fonti

Antologia di cronache italiane altomedievali

a cura di Luigi Andrea Berto

© 2000 – Andrea Berto per "Reti Medievali"


Chronicon Salernitanum

Autore: Anonimo

Titolo dell'opera: Chronicon Salernitanum. A critical edition with Studies on Literary and Historical Sources and on Language, a cura di U. Westerbergh, Stockholm, 1956.

Bibliografia: M. Oldoni, Anonimo salernitano del X secolo, Napoli, 1972. H. Taviani-Carozzi, La principauté lombarde de Salerne (IXe-XIe). Pouvoir et societé en Italie lombarde méridionale, Roma, 1991, pp. 62-95. In generale, per la storia dei Longobardi dell'Italia meridionale nell'alto Medioevo, vedi S. Gasparri, Il ducato e il principato di Benevento, in Storia del Mezzogiorno, II. Il Medioevo, 1, Napoli, 1988, pp. 83-146 e P. Delogu, Il principato di Salerno. La prima dinastia, in Storia del Mezzogiorno, II. Il Medioevo, 1, Napoli, 1988, pp. 237-277.


L'opera inizia con alcuni brani tratti dal Liber Pontificalis, che descrivono i tentativi messi in atto dai Longobardi a partire da circa la metà dell'VIII secolo per impossessarsi di Roma e l'intervento di Carlomagno in difesa del papa con la conseguente fine del regno dei Longobardi e termina bruscamente nel 974 con il principe di Capua-Benevento Pandolfo in procinto di assediare Salerno, dove si erano asserragliati coloro che avevano spodestato il principe di Salerno Gisulfo.

Gli avvenimenti narrati riguardano essenzialmente il principato di Benevento e quello di Salerno. Degno di nota è che l'autore racconti soprattutto episodi concernenti i laici di quella zona. Il cronista conosceva la Historia Langobardorum Beneventanorum di Erchemperto, ma in numerosi casi preferì utilizzare altre fonti.

Non c'è alcuna dedica e l'autore è anonimo. I numerosi dettagli e la viva partecipazione con cui descrive alla fine della sua opera la congiura contro il principe di Salerno Gisulfo fanno ritenere che fosse contemporaneo a quell'episodio.

L'unica nota autobiografica è un riferimento ad un proprio antenato, di nome Radoaldo, il quale fu tra coloro che abbandonarono il principato di Benevento in disaccordo con il principe d Benevento Sicardo (832-839). La conoscenza che il cronista ha di alcuni testi ha indotto ad ipotizzare che fosse un monaco.

Il Chronicon Salernitanum si distingue da gran parte delle cronache altomedievali per la presenza di numerosi episodi molto particolareggiati, che pongono in risalto il gusto per la narrazione del suo autore e che forniscono preziose informazioni sulla vita quotidiana e sulla mentalità di quel periodo.


Chronicon Salernitanum

© 2000
Reti Medievali
UpUltimo aggiornamento: 27/04/03