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Didattica > Fonti > Istruzione e educazione nel Medioevo > I, 2

Fonti

Istruzione e educazione nel Medioevo

a cura di Carla Frova

© 1973-2005 – Carla Frova


Sezione I – Disposizioni dell'autorità laica

2. Riforma dell’insegnamento elementare

Ai vescovi riuniti in sinodo ad Aquisgrana è indirizzato questo celebre capitolare di Carlomagno, che porta la data del 23 marzo 789 e il titolo di «Admonitio generalis». Le disposizioni sulla scuola vi occupano una parte relativamente modesta, ma sono fra le più chiare e precise che ci restino della legislazione carolingia.

Fonte: Admonitio generalis, § 71, in Monumenta Germaniae Historica, Leges, I, pag. 65.


Ai vescovi.


Anche questo insistentemente chiediamo alla vostra benignità, che i ministri dell’altare del Signore adornino il proprio ministero di buoni costumi; scongiuriamo perciò tutti coloro che seguono l’osservanza canonicale o la regola monastica che tengano una condotta di vita retta ed esemplare, ottemperando al precetto evangelico: «Risplenda la vostra luce di fronte agli uomini; in modo che vedano le vostre buone opere, e rendano gloria al padre vostro che è nei cieli». Riuniscano e tengano presso di sé non solo i bambini di condizione servile ma anche i figli dei liberi. Organizzino scuole di lettura per i ragazzi in ogni monastero o vescovado, dove si possano apprendere i salmi, le note, il canto, il computo, la grammatica e trovare i libri canonici accuratamente corretti; poiché spesso molti, desiderosi di pregare Dio rettamente, lo pregano male a causa della scorrettezza dei testi. Non permettete che i fanciulli a voi affidati, leggendoli o copiandoli, ne traggano danno. E se è necessario copiare un messale o un salterio, siano incaricati uomini esperti, che si dedichino al lavoro con ogni cura.

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UpUltimo aggiornamento: 01/09/05