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Didattica > Fonti > Istruzione e educazione nel Medioevo > I, 7

Fonti

Istruzione e educazione nel Medioevo

a cura di Carla Frova

© 1973-2005 – Carla Frova


Sezione I – Disposizioni dell'autorità laica

7. Il capitolare di Corteolona

Il capitolare che l’imperatore Lotario emanò da Corteolona nel maggio 825 è il documento più importante della legislazione scolastica imperiale in Italia prima del 1000. Esso fornisce notizie particolareggiate soltanto sulla distribuzione geografica delle scuole, mentre non ci dice molto sulla loro organizzazione interna e sulle materie insegnate. Erano evidentemente scuole superiori, dove si studiavano le arti liberali e le scienze religiose. Possiamo pensare che i maestri fossero in gran parte reclutati fra i membri del clero, e che anche molti fra gli scolari fossero destinati alla carriera ecclesiastica. Ma l’importante è che si tratta di una scuola organizzata dall’autorità statale (solo ad Ivrea il compito è demandato al vescovo), in un periodo che vede la scuola ecclesiastica chiudersi verso i propri interessi interni. Il capitolare olonese è pubblicato con commento dal Muratori nei «Rerum Italicarum Scriptores», parte II, tomo I, p. 151.

Fonte: HLOTARII Constitutiones Olonnenses. A. 825, in Monumenta Germaniae Historica, Leges, II, pp. 248-250.


Disposizioni emanate dall’Imperatore nel sesto anno del suo impero nel placito generale a Corteolona.

Quanto all’istruzione, che per l’eccessiva incuria e il disinteresse di alcuni vescovi è dappertutto in completo abbandono, questo da noi è stato stabilito, e questo da tutti sia osservato: coloro che per nostra disposizione sono stati collocati in determinate località per istruire altri pongano la massima cura a che gli scolari loro affidati traggano profitto dall’insegnamento e si applichino allo studio, come la necessità del momento richiede. Tuttavia per la comodità di tutti abbiamo provveduto a stabilire alcune località opportunamente distinte per l’esercizio degli studi, affinché l’impedimento della distanza e la mancanza di mezzi non siano di scusa per nessuno.

Queste località sono le seguenti. A Pavia, presso il maestro Dungalo, converranno gli studenti di Milano, Brescia, Lodi, Bergamo, Novara, Vercelli, Tortona, Acqui, Genova, Asti, Como. Ad Ivrea il vescovo provvederà egli stesso alle scuole. A Torino converranno gli studenti di Ventimiglia, Albenga, Vado, Alba. A Cremona andranno a scuola quelli di Reggio, Piacenza, Parma, Modena. Firenze raccoglierà quelli della Tuscia. A Fermo converranno anche gli studenti delle città del ducato di Spoleto. A Verona si recheranno da Mantova, da Trento. A Vicenza, da Padova, Treviso, Feltre, Ceneda, Asolo. Gli studenti delle rimanenti città si raduneranno a Forlì.

Dato a Corteolona, nel dodicesimo anno dell’impero dell’imperatore Ludovico e nel sesto dell’imperatore Lotario, nel mese di maggio.

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UpUltimo aggiornamento: 01/09/05