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Didattica > Fonti > Istruzione e educazione nel Medioevo > III, 3 | |||||||||
FontiIstruzione e educazione nel Medioevoa cura di Carla Frova © 1973-2005 – Carla Frova Sezione III – Il curriculum degli studi3. Grammatica e eresiaUn bel brano di Raoul Glaber, narrando il caso del grammatico Vilgardo, descrive il fatale trapasso dalla passione per gli studi all'eresia. Siamo a Ravenna, intorno al 1000. Fonte: RAOUL GLABER, Historia Francorum, libro II, cap. 12 . Un tale, a nome Vilgardo, nutriva per la grammatica una passione più forsennata che costante, come tipico degli Italiani, che, per quella, trascurano tutte le altre arti. Gonfio dell'orgoglio del suo sapere, andava fino alla pazzia: tanto che una notte gli apparvero i diavoli sotto le forme di Virgilio, Giovenale e Orazio e lo ringraziarono del suo ardore nello studiare i loro libri e nell'affermare le loro autorità presso i posteri. Da allora, sedotto dall'inganno dei diavoli, insegnò i dogmi, asserendo che le parole dei poeti fanno fede in tutto e per tutto. Alla fine fu giudicato eretico e condannato dal vescovo della città, Pietro. E da per tutto in Italia si trovò gente che abbracciava quella pestifera credenza, e anch'essi morirono di ferro e di fuoco. |
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Ultimo aggiornamento: 01/09/05 |