Didattica

Fonti

L'ascesa della borghesia nell'Italia comunale

a cura di Anna Maria Nada Patrone

© 1974 – Anna Maria Nada Patrone

Sezione III – La borghesia e la vita economica

9. Denuncia catastale

Le denunce catastali rappresentano, oltre che una precisa fonte di dati economici e demografici, anche una ricca miniera di notizie sugli interessi, le esperienze, la vita quotidiana dei proprietari terrieri. La «satira contro il villano», motivo ricorrente in tutta la letteratura borghese, si intreccia spesso con le preoccupazioni di illustrare ai funzionari del fisco le difficoltà che i proprietari devono affrontare con i loro affittuari, cercando quindi di ridurre l'imposizione fiscale. Al di là delle singole intenzioni dei dichiaranti, che tentano in ogni modo di evadere il fisco, queste dichiarazioni fiscali hanno un particolare interesse perché rivelano la miseria della vita contadina e la difficile convivenza di proprietari cittadini e coltivatori. Il seguente stralcio è tratto da una dichiarazione fiscale del secolo XV.

Fonte: E. CONTI, I catasti agrari della Repubblica Fiorentina, Roma, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, 1966, p. 39.

Il detto podere lavora Antonio di Franciescho chiamato Finemondo […] Gli ò prestato tutti i feri da lavorare il detto podere, che sono miei. E più gli ò prestato tutta la maserizia che gli è istata di bisongnio per lui e per la famiglia sua, cioè letto di choltricie [1] e spiumacci [2], chopertoio, lenzuola. E tutte chose da chucina, paiuolo, padella, ischodele e taglieri e tutta maserizie e tovaglie e tovagliuola. Pocho aveva da sé. O' voluta fare inazi chosì, che l' podere rimanga sanza persona e serato e foragione [3]: che ciò vi si richoglie si sia suo, tanto che Idio m'aparechi meglio.