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Didattica > Fonti > L'ascesa della borghesia nell'Italia comunale > V, 9

Fonti

L'ascesa della borghesia nell'Italia comunale

a cura di Anna Maria Nada Patrone

© 1974 – Anna Maria Nada Patrone


Sezione V – L'etica borghese

9. La paternità

L'amarezza dei genitori che vedono crescere ed allontanarsi i figli, dopo le preoccupazioni e gli affanni provati per loro durante la loro crescita, è resa con staccata malinconia da Leon Battista Alberti (cfr. lettura a), quasi egli stesso avesse provato questi sentimenti. Queste note di mestizia e di ripiegamento su se stessi, riprese anche da Paolo di Certaldo (cfr. lettura b), gettano una luce nuova sulla figura del borghese, che le fonti rimasteci dipingono spesso troppo intento soltanto ai suoi affari e al guadagno.

Fonti: a) L. B. ALBERTI, I primi tre libri della famiglia cit., pp. 37-38; b) PAOLO DA CERTALDO, Il libro di buoni costumi cit., p. CLVII, n. 359.


a/ Io nella vita de' mortali non so in che non sia tanto 'di male quanto di bene. Le ricchezze sono riputate utili e da volerle, pur si prova quanto siano piene di pensieri e di malinconie. E sono le signorie riverite e temute, e pure si vede manifesto quanto siano cariche di sospetti e di paure e pare che ad ogni cosa corrisponda il suo contrario: alla vita la morte, alla luce le tenebre; ne puossi avere l'una senza l'altro.

Così acade dei figliuoli, nei quali sta niuna speranza non accompagnata di molto desperare, né ivi trovi dolcezza alcuna o letizia senza qualche tristezza e amaritudine. Quanto e' ti più crescono in età, non nego, tanto e ti portano allegrezza, ma insieme altretante malinconie ti s'aumentano. E negli animi umani si sentono più le miserie che la felicità, meno le voluttà e le letizie che dolori e acerbità: però che queste più veementi pungono e premono, quelle più soavi ti solleticano. E convienti avere de' figlioli in ogni età pensiero e persino dalle fasce; ancora e vie maggior sollecitudine quando e' ti crescono e molta infinita più diligenza quando e' vengono più grandicelli e molto più ancora e più cura e opera quando e' vengono di più età. Però non dubitare che l'essere padre non sia cosa non solo sollicita [1], ma pienissima di maninconia.


b/ Se tu à figlioli, amali tutti quanti, maschi e femmine, piccoli e grandi, come tè medesimo e non mostrare d'amare più l'uno che l'altro e non l'amare, in però che metteresti tra loro astio ed invidia e non s'amerreboro mai perfettamente insieme. Simile l'altra tua famiglia ama tutta, ciascuno nel caso suo e onora ciascuno secondo che si conviene e che è più degno.

[1] Piena di ansie.

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UpUltimo aggiornamento: 01/09/05