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Fonti

L'ascesa della borghesia nell'Italia comunale

a cura di Anna Maria Nada Patrone

© 1974 – Anna Maria Nada Patrone


Sezione VI – Momenti di vita familiare borghese

2. La gravidanza ed il parto

Di fronte al parto la posizione sociale della paziente non costituiva un privilegio: ricche e povere correvano gli stessi rischi.

Giacomo Albini di Moncalieri, medico della prima metà del Trecento autore di un De sanitatis custodia, fu uno dei primi medici che si occuparono esplicitamente di ostetricia in un trattato, dove vengono offerti consigli di molto buon senso sulla cura delle gestanti (cfr. lettura a).

Suggerimenti simili offre un «non addetto ai lavori»: Paolo da Certaldo consiglia alle future madri un genere di vita rilassato ed igienico e soprattutto una buona assistenza durante il parto (cfr. lettura b).

L'intromissione delle autorità comunali nella conduzione familiare è dimostrata dall'articolo degli statuti di Carcare (Savona) del 1423 (cfr. lettura c) che predispone un aiuto materiale per i parti gemellari, fosse la madre ricca o povera: è questa una disposizione che denota un maturo e civile senso di socialità.

Fonti: a) G. CARBONELLI, Il «De Sanitatis Custodia» di Maestro Giacomo Albini di Moncalieri, in «Biblioteca della Società Storica Subalpina», XXXV, Torino, Deputazione Subalpina di Storia Patria, 1906, pp. 52-55; b) PAOLO DA CERTALDO, Il libro di buoni costumi cit., p. XC, n. 154; c) G. PISTARINO, Testi per lo studio del MedioEvo in Liguria, Genova, Bozzi, s.d., pp. 249-250.


a/ …Nel tempo in cui la donna è gravida, stia attenta al caldo forte ed al freddo intenso, infatti l'eccessivo calore debilita e consuma ed il freddo intenso produce morte e corruzione. Si astenga anche da movimenti bruschi, specialmente camminando per luoghi scoscesi o scendendo le scale, particolarmente all'inizio della gravidanza e dopo che sia trascorso il sesto mese, perché tale movimento può provocare aborti. Tuttavia non bisogna che rimanga in quiete e riposo assoluti, tranne in caso di necessità pressante. Infatti in seguito ad un riposo troppo prolungato, si accumulano nel corpo umori crudi per cui l'embrione viene nutrito male ed i legamenti da cui è mantenuto fermo nell'utero si allentano per cui a volte può nascere prima del tempo. Si faccia dunque uso di un moto senza fatica, specialmente prima dei pasti affinché sia smaltito il superfluo e sia eccitato il calore naturale al fine di digerire meglio il cibo.

Deve inoltre nutrirsi di cibi di facile digestione che generino favorevoli umori, eliminino la nausea e rinforzino la bocca dello stomaco… Bisogna evitare di riempirsi fino alla nausea di cibi e bevande; [le gestanti] mangino e bevano con temperanza e, se è loro utile, più sovente che in altri tempi. Tuttavia si astengano sempre da cibi di sapore salato e piccante e questo il più possibile, infatti i cibi di questo genere sono nocivi per il feto…

Evitino anche tutti i cibi che dilatano le vene e provocano i flussi mestruali… e… devono evitare le medicine lassative ed oppiate…

… L'uso del bagno non è nocivo, eccetto che nell'imminenza del parto, infatti i bagni producono l'aborto a causa della scivolosità che portano e perché il feto desidera uscire all'aria fresca, come dicono i sapienti.

Dicono che le donne gravide che hanno predisposizione all'aborto debbano astenersi dal coito nel tempo in cui è più facile abortire, mentre nel periodo del parto subiscono meno danno, anzi Aristotile dice (IX. Degli esseri viventi) che le donne che poco prima del parto hanno avuto rapporto con i propri mariti partoriscono più celermente.

Quando una donna si avvicina al tempo in cui deve partorire… faccia il bagno prima del parto in acqua tiepida… e nel bagno predetto si intrattenga un po' di tempo…

Cammini poi con cautela per luoghi in declivio e passeggi qua e là per luoghi pianeggianti, infatti tutto ciò facilita il parto.

…Nel travaglio del parto, deve trattenere quanto più può il fiato, infatti questo l'aiuta a partorire più facilmente.

Se il feto si presenta alla nascita in modo innaturale e con aspetto indebito, il che appare immediatamente all'ostetrica, sia ricondotto alla posizione naturale, se sarà possibile, mediante l'opera di una donna esperta in quell'arte e questa operazione sia eseguita con delicatezza affinché non ne derivi danno né alla madre, né al bambino.


b/ A ciò che la donna grossa porti il suo figliolo a bene, sì si dée molto guardare, però ch'è di grande rischio; e però guardisi di troppa faticha e di bere vino pretto, ch'è quella chosa che molto le guasta. E guardisi molto di non sedere o giaciere in terra, né di state né di verno, a ciò ch'ella non pilgliasse freddo, ché molto è di grande rischio quando la donna grossa pilglia freddo. Quando le viene volglia d'una chosa per mangiare, pilglila temperatamente e a ragione; quando partoriscie, faccia che sia achonpangniata di buone baglie e di donne che ne sieno use.


c/ Della donna che partorisca due gemelli.

Ugualmente fu statuito ed ordinato che se qualche donna o moglie di Carcare o qui abitante partorisca due o più figli nel medesimo parto, sia essa povera o ricca, la comunità e gli uomini di detto luogo di Carcare le debbano dare e pagare per il baliaggio dei detti figli pupilli dodici lire di Genova, cioè della moneta corrente in Savona, se e a condizione che la detta donna o qualcuno per lei richiederà le dette dodici lire entro due mesi.

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UpUltimo aggiornamento: 01/09/05