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Didattica > Fonti > L'ascesa della borghesia nell'Italia comunale > VI, 6

Fonti

L'ascesa della borghesia nell'Italia comunale

a cura di Anna Maria Nada Patrone

© 1974 – Anna Maria Nada Patrone


Sezione VI – Momenti di vita familiare borghese

6. La controdote

La donatio propter nuptias (la donazione in occasione del matrimonio) fu diffusa particolarmente in quelle parti dell'Italia superiore, in cui le popolazioni romane s'erano tenute più fedeli durante l'alto medioevo alla donatio teodosiana. Tale donazione, detta anche controdote o antefatto, era costituita dai doni maritali che venivano fatti a matrimonio avvenuto, a differenza dell'epoca romana in cui tale donazione poteva farsi soltanto prima del matrimonio. Un esempio di controdote è quello che Guglielmo Rosso di Asti il 31 marzo 1262 assegnò alla moglie Sibilla Ferrari, rilasciandole contemporaneamente ricevuta della dote ricevuta.

Fonte: G. ROSSO, Documenti sulle relazioni commerciali fra Asti e Genova (1182-1312), in «Biblioteca della Società Storica Subalpina», LXXII, Deputazione Subalpina di Storia Patria, Torino, 1913, p. 193, doc. CCCCLXXXVII.


Nel nome di Cristo. Io, Guglielmo Rosso di Asti, dichiaro a te Sibilla del fu Ottone Ferrari dei Banchi, sposa e moglie mia, di darti in seguito alla tua dote ed al tuo patrimonio venticinque lire genovine che voglio siano per te intoccabili e sicure, su tutti i miei beni, presenti e futuri, facendoti una donazione per il matrimonio o come antefatto sui miei beni che possiedo o che possiederò che sia del valore di venticinque lire…

Rogato in Genova nella casa dei monaci di S. Siro nella quale abita Imelda, moglie del fu Gerardo maestro d'ascia… nell'anno del signore 1226, indizione quarta, nell'ultimo mese di marzo fra la nona e la compieta.

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UpUltimo aggiornamento: 01/09/05