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Didattica

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Agricoltura e società nel Medioevo

di Giovanni Cherubini

© 1972-2006 – Giovanni Cherubini


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10. Un contratto di «pariage» per lo sfruttamento di una «villanova»

Questo tipo di accordo tra signori laici ed ecclesiastici era molto comune in Francia (cfr. 4. La grande battaglia contro il bosco, l’incolto, le paludi, il mare) e permetteva di associare le forze per l'opera di colonizzazione agricola. Il documento è tratto da Textes et documents, cit., p. 92.


Nel nome del Signore, noi Auberto, abate di Chàtrices, e tutto il convento della medesima chiesa, rendiamo a tutti noto, tanto presenti quanto futuri, che abbiamo concluso con il nostro carissimo signore Teobaldo, per grazia di Dio illustre re di Navarra, conte palatino di Champagne e di Brie, i patti messi per scritto qui di seguito. Noi sopradetti abate e convento, col consenso e la volontà del detto signor re, abbiamo fondato una villanova nella località detta Montrond (Mons-Rotundus), situata nel bosco della nostra chiesa chiamato l'Allodio. Al miglioramento di questa villa, ai suoi ricavati e ai suoi profitti, noi associamo il detto signore re di Navarra e i suoi eredi nel modo seguente. Noi doniamo e concediamo 1700 arpenti di bosco e di terra situati in questo luogo, eccettuati 120 arpenti che tratteniamo per disporne in perpetuo a nostra volontà; li concediamo perché siano dissodati (ad essartandum), messi a coltura e trasformati a utilità del villaggio e degli uomini ivi residenti, arpenti dei quali noi conserviamo perpetuamente la decima, con la chiesa parrocchiale per noi e per la nostra chiesa. Accordiamo anche al detto signor re ch'egli costruisca una fortezza in questo luogo, del genere ch'egli vorrà e che rimarrà perpetuamente a lui o ai suoi eredi, senza alcun reclamo da parte nostra; vogliamo che egli vi costruisca una cappella, che non goda tuttavia di diritti parrocchiali. I forni saranno bannali; dovunque e quando essi siano costruiti nel detto villaggio, spetteranno in possesso ereditario e perpetuo al detto re e ai suoi eredi. I mulini saranno bannali; per la loro costruzione, noi doniamo una metà e il signor re l'altra metà, se a lui piacerà; e se egli dona la metà, tutti i profitti saranno divisi a metà tra noi e lui, o i suoi eredi. Di tutti gli altri profitti e entrate che potranno pervenire dal detto villaggio, è stabilito tra noi e il detto signor re che saranno tutti divisi a metà tra noi e lui, o i suoi eredi. Gli abitanti del villaggio andranno alla cavalcata e all’esercito del detto signor re dei suoi eredi, secondo l'uso e la consuetudine degli uomini di Sainte-Menehould. Per notificazione e garanzia di questa cosa, abbiamo fatto autenticare la presente lettera con i nostri sigilli. Fatto l'anno del Signore 1239, nel mese di giugno.

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Ultimo aggiornamento: 26/06/06