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Didattica > Strumenti > Agricoltura e società nel Medioevo > Documenti, 11

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Agricoltura e società nel Medioevo

di Giovanni Cherubini

© 1972-2006 – Giovanni Cherubini


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11. Un'iniziativa di dissodamento in Valsugana

Questo documento, steso a Trento il 2 aprile 1216, è un «esempio di concessione di terre incolte per formale dei masi», cioè dei mansi, «dissodandone una parte». Il censo è più che altro simbolico. «Il divieto di suddivisione implica l'immutabilità dell'estensione del maso». (Da Testi e documenti per la storie del diritto agrario in Italia. Secoli VIII-XVIII, con intr. di P. S. LEICHT, Milano, Giuff ré, 1954, Regione Tridentina, a cura di A. Zieger, p. 6).


Il vescovo di Trento Federico Wanga investe Eberarino, Eberardo, Adelpreto, Ulrico, Adelperio ed Ervigo di tutta la terna nella selva e nelle pertinenze di Costa Cartura, in quella montagna che il vescovo aveva acquistato da quelli di Bolentino; perché ciascuno degli investiti faccia un buon maso in quelli selva, terra e montagna. Essi devono recarvisi ad abitare, roncare, a costruirvi dei masi.

Saranno esonerati alle seguenti condizioni:
per sei anni da qualsiasi censo verso il vescovo, all'infuori d un'anitra all'anno;
diritto di successione delle famiglie;
divieto di suddivisione del suolo.

Inoltre il vescovo promette di pagare 7 lire veronesi a ogni uomo il quale abbia costituito un maso.

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UpUltimo aggiornamento: 26/06/06