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Didattica > Strumenti > Agricoltura e società nel Medioevo > Documenti, 18

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Agricoltura e società nel Medioevo

di Giovanni Cherubini

© 1972-2006 – Giovanni Cherubini


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18. Vari tipi di vigne nella penisola italiana all'inizio del XIV secolo

Nel Liber ruralium commodorum di Pier de' Crescenzi tutti i 48 capitoli del IV libro si occupano della site e della vinificazione, ad evidente dimostrazione dell'importanza della vigna nell'agricoltura italiana del tempo. Qui di seguito riportiamo il capitolo 2°, nella traduzione già citata.


Delle vignie sono diverse generationi secondo diverse e varie consuetudini di regione; inperoché alcune cose sono con consiglio di pali e di pertice con ordine si fanno, e queste in duo modi: l'uno si è che a ciaschuno palo sia una vite, e così si fanno nelle più delle parti di Lombardia o di Romagnia, et in questo modo nella soctil terra tre piedi distanti l'una dall'altra si piantono per ciaschuno verso, e nella grassa quattro, et nella mezana tre piedi e mezo; in altro modo che una vite sopra molti pali e pertiche si stenda, et così sono nelle più parti della Marca d'Ancona; et queste in questo modo si piantono secondo la considerata grassezza overo soctilità delle terre, in tal modo che tutto lo spatio si possa convenevolmente coprire, e queste con marroni bene le cultivano s'elle non siano alte molto e spartite. Alcune altre si fanno come arbucegli al modo principale, le quali senza consiglio di pali permanere possono. Et queste in verità o si fanno per certi tagli tanto intra loro rimosse che arare si possono e diversi semi seminare, o vero da ogni parte sì strecte che arare non si possono; et in questo modo siano distanti di tre piedi, e meno o più secondo che sia il suolo, overo lecto soctile o grasso in che si piantono. Et alcune fanno i lor tagli con pali e pertiche o vero in forma di pergolecti piccoli che dalla parte dello stipite son basse e dalla opposita sono elevate, et quest'è 'l modo di Modona et di molti altri luoghi, et maximamente in spatii d'orti s'observano. Alcune vignie si fanno con arbucegli a questo formati per gli campi, più o vero meno rimosse secondo che maggiormente o meno del vino o vero del panico il padre della famiglia desidera. Ma un mezolano modo di distantia di sedici o vero venti piedi si prende, et questo modo maximamente appresso Melano e in quelle parti s'observa. Et alcune si piantono nelle ripe de' fossati quando si fanno, o per campi appresso di grandi arbori, accioché quegli che sono ne' campi o nelle ripe si cuoprino e fructifichino. Et in questi modi in molte parti d'Italia s'observano. Et ancora alle sopradecte vignie che in ordine si ponghono pali e pertiche. Ad alcune altre pali o fraschoni solamente in luogho di pali o sermenti in quattro parti o vero in due solamente per lungo sicome pertiche insieme tra loro si stendono e legano. Et questo modo appresso Chremona e Pistoia spetialmente s'observa. Et alcune sanza aiuto giacere si lasciano, che per solo bisognio e necessità della provincia è da fare, et questo ne' monti molto asciutti dove l'uve non si corrompono giacendo in terra ma da molto fervore di sole si conservano.

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UpUltimo aggiornamento: 26/06/06