Didattica

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Agricoltura e società nel Medioevo

di Giovanni Cherubini

© 1972-2006 – Giovanni Cherubini

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21. Protezione e sfruttamento di foreste alsaziane da parte della signoria (XIV secolo)

Questo verbale, particolarmente vivo e concreto, permette di seguire i forestali nel loro annuale giro di riscossione. (Da R. GRAND-R. DELATOUCHE, Storia agraria, cit., pp. 396-97).

I forestali si riuniscono nei pressi di Ribeauvillé e salgono alla foresta seguendo il Mühlbach, dove essi «ingaggeranno» quelli che troveranno a pescare su quel lato del fiume che è sotto la loro vigilanza. Arrivati sulla montagna, sorveglieranno i carbonai: se vedono qualcuno che ha tagliato della legna verde per fare la sua catasta, gli passeranno attorno al pollice una correggia e poi glielo taglieranno a meno che egli non preferisca pagare un'ammenda di una lira. Andranno allora lungo la foresta di casa in casa: i carpentieri, i carbonai, i carradori e i tornitori pagheranno ciascuno un soldo e daranno pane e vino alle guardie. I taglialegna che si servono di ascia daranno sei danari; quelli che si servono di una roncola ne daranno quattro… Essi andranno allora all'abbazia di Parigi (usuaria nella foresta), dove l'abate li alloggerà, li nutrirà per una giornata e in seguito darà loro un taglio di tessuto, scarpe e guanti… Poi si recheranno nei villaggi di Soultz e di Metzeral dove ogni abitante che usi della foresta darà loro un'oncia di danari ecc.