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Didattica > Strumenti > Agricoltura e società nel Medioevo > Documenti, 26

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Agricoltura e società nel Medioevo

di Giovanni Cherubini

© 1972-2006 – Giovanni Cherubini


Documenti

26. Villaggi spopolati ed emigrazione verso le città nella Francia della seconda metà del XIV secolo e dell'inizio del XV

I due documenti seguenti, rispettivamente del 1364 e del 1417, si riferiscono al territorio di Bordeaux. Essi mettono chiaramente in evidenza il ruolo negativo delle grandi mortalità e della guerra dei cent'anni sulla vita delle campagne. Sono tratti entrambi da R. BOUTRUCHE, La crise d'une société. Seigneurs et paysans du Bordelais pendant la Guerre de Cent Ans, Paris, Les Belles Lettres, 1947 (rist. 1963), docc. nn. 26 e 23, pp. 516, 524.


a) Sia noto che l'onorevole signor ufficiale di Bordeaux ha ricevuto l'istanza, supplica e richiesta del procuratore e sindaco degli onorevoli e discreti signori decano e capitolo della chiesa di Sant'Andrea di Bordeaux, che gli hanno denunciato i fatti seguenti. Dei tenanciers hanno avuto e tenuto in feudo, al tempo in cui essi vivevano, certe case nella località chiamata «a Saint-Julien», presso Bordeaux, per le quali dovevano annualmente pagare certi censi, a determinate scadenze, contenuti e specificati nei ruoli e registri della chiesa di San'Andrea, e inoltre certi donativi quando si verificava il mutamento di signore. I tenanciers sono morti e nessuno dei loro eredi o altra persona, a cui le case appartenevano o dovevano appartenere, è venuto o si è presentato davanti ai signori decano e capitolo, né li ha informati dei suoi diritti, né ha pagato i censi dovuti per questi beni, e ciò per lo spazio di venti e più anni. Le case risultano ridotte alla condizione di spiazzi deserti e abbandonati, con grande pregiudizio e danno per la detta chiesa e per i signori del capitolo. E questi ultimi non hanno avuto conoscenza di eredi o di detentori dei beni dei tenanciers, né se ce ne fossero o no…

Fatto nel chiostro della detta chiesa di Sant'Andrea di Bordeaux, il 3° giorno all'inizio del mese di febbraio, l'anno del Signore 1364.


b) Sia noto che a causa delle mortalità e della guerra che hanno durato a lungo, e che durano ancora, le buone persone, parrocchiani e parrocchiane della chiesa di Notre-Dame di Vignoles, nel «potere» di Barbezieux, sono morti già da tempo per la maggior parte, o sono andati in altri paesi, eccettuati i seguenti: Piero di Vignoles, Giacomo di Vignoles, che abitano attualmente nella parrocchia di San Paolo di Bordeaux, Domenico di Vignoles, della parrocchia di Notre-Dame de Puy-Paulin di Bordeaux, Piero Gaucem, della parrocchia di Saint-Christoly di Bordeaux, e Giovanni di Vignoles, della parrocchia Puy-Paulin di Bordeaux, tutti nati nel «potere» di Barbezieux e che, anch'essi, a causa della guerra, se la sono svignata da tempo dalla detta parrocchia e sono venuti ad abitare a Bordeaux, nelle dette parrocchie. Ora essi, o uno di loro, hanno portato via una croce d'argento montata su un'asta, che apparteneva alla loro chiesa, al tempo in cui le dette buone persone vi abitavano. E poco tempo fa, essi si sono riuniti per consigliarsi e deliberare. E vedendo e riconoscendo che, secondo Dio e la loro buona coscienza, non avevano diritto di conservare pressa di sé la croce o alcun bene della predetta chiesa, sono venuti presso i confratelli di Notre-Dame de Saint-Seurin, presso Bordeaux, ai quali hanno offerto la croce, con la condizione che essi vogliano impegnarsi nei loro confronti a far dire e celebrare due anniversari generali e solenni, con messa cantata di requiem, perpetuamente, ogni anno, per loro e per le anime di coloro, uomini e donne, che hanno pagato e salvato la detta croce…

Fatto a Bordeaux, il 6° giorno del mese di maggio, l'anno Signore 1417.

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UpUltimo aggiornamento: 26/06/06