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Didattica > Strumenti > Agricoltura e società nel Medioevo > Documenti, 9

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Agricoltura e società nel Medioevo

di Giovanni Cherubini

© 1972-2006 – Giovanni Cherubini


Documenti

9. Condizioni degli «ospiti» dell'abbazia di Bourbourg a Bonehem e a Niweland (1254): i «polders»

La qualifica di «ospite», così comune nei documenti medievali, può assumervi tuttavia accezioni abbastanza diverse. Il documento seguente, concernente i beni e gli «ospiti» dell'abbazia di Bourbourg, si riferisce a quella originale vicenda che fu la conquista del suolo nella Fiandra marittima, dove «l'ingratitudine del lavoro, la precarietà dei risultati, la solidarietà e la tenacia ch'esso esige da tutti imponevano al metodo di sfruttamento della terra e alla condizione degli ospiti dei caratteri particolari». (Da M. MOLLAT, Les hôtes de l'abbaye de Bourbourg, in Mélanges d'histoire du Moyen Age dédiés à la mémoire de Louis Halphen, Paris, P.U.F., 1951, pp. 520-521. Per la traduzione è stata tenuta presente anche la versione francese di G. FOURQUIN, Histoire économique, cit., pp. 282-283).


1. BONEHEM. Il conte Roberto [1] ha donato questa terra e tutto quello che vi si aggiungerà per alluvione (per iactum macis). Da notare che coloro che tengono questa terra per diritto ereditario devono assicurare la detta chiesa da qualsiasi danno ai fossati, in modo tale che, se accadesse che il mare facesse irruzione, essi ne dovrebbero non di meno pagare integralmente il censo e rifare i fossati a loro spese. Quanto alla terra che vi si aggiungesse, essi devono tenerla al medesimo censo con cui tengono l'altra terra. Il relief (relevium) di questa terra equivale al censo di un anno, come per tutte le altre terre a pascolo (sicut de omnibus berquariis). Che si sappia inoltre che, in questa terra come in tutte quelle che i conti di Fiandra hanno ceduto alla chiesa, il comitatus e la signoria (dominium) appartengono alla chiesa.

2. NIEUPORT. Sull'Yser, un terreno a pascolo (berquariam unam) chiamato «Terra Nuova» (= Nieweland), che il conte Roberto ha donato con tutta la terra che potrebbe aggiungervisi per alluvione…

3. Che si sappia che è impossibile conoscere il censo di questa terra senza un'inchiesta (nisi per brevia), poiché essa può restringersi per inondazione o allargarsi per alluvione. Ogni volta, d'altra parte, che qualche nuova terra emergerà e sarà stata offerta agli «ospiti», per capitulum et ratiocinatores, a condizioni ragionevoli, per essere circondata da fossati, e che gli «ospiti» avranno rifiutato di prenderla, la badessa potrà circondarla di fossati a sue spese e conservarla per il suo uso personale. Stessa cosa avverrà della terra già circondata di fossati nel caso che il mare la sommerga e che gli ospiti rifiutino di rifare il fossato.

4. Che si sappia che tutti i fossati appartengono alla badessa. Nessuno degli ospiti può far pascolare il suo bestiame sul pendio dei fossati, né ararli sine focefacto, né farvi delle brecce (fodere eam), salvo all'epoca della mietitura per trasportare i cereali. In tal caso, il fossato dovrà essere interamente rifatto prima della festività di Saint Remi. Chi non lo farà sarà passibile d'una ammenda di 3 lire. Che si sappia inoltre che quando il preco avrà ingiunto agli ospiti di rifare i fossati contra hyemen e che essi non avranno condotto a termine il lavoro per la data stabilita, il preco potrà assumere degli operai per questo lavoro ed esigere delle spese doppie dagli «ospiti». Da notare tuttavia che se il mare fa irruzione e provoca uno zeganc[2] generale da tutte le parti, la badessa è tenuta a fare ai suoi «ospiti» lo stesso trattamento che il conte farà ai suoi. Ma se il mare fa irruzione a causa della negligenza degli «ospiti», questi ultimi devono effettuare le riparazioni a loro spese.

5. Inoltre, per ciò che concerne gli «ospiti» che non avessero pagato il loro censo alla scadenza stabilita, essi devono costituirsi prigionieri nella casa del conte a Furnes e non uscirne per quindici giorni senza licenza della badessa. Chi fuggirà perderà tutto ciò che tiene dalla badessa. Colui che non avrà soddisfatto il suo debito entro i quindici giorni, la badessa lo condurrà ove essa vorrà tra il mare e la Lys e recupererà su di lui il suo debito meglio che potrà…

[1] Roberto II di Fiandra, detto di Gerusalemme, che regnò dal 1093 al 1111 e contribuì, tra il 1099 e il 1103, con la moglie Clemenza di Borgogna, sorella del pontefice Callisto II, alla fondazione della abbazia.

[2] Da notare, nel testo latino, l'uso di questo termine olandese per indicare il fenomeno caratteristico di quelle regioni, la progressione del mare sulle coste basse.

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UpUltimo aggiornamento: 26/06/06