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Agricoltura e società nel Medioevo

di Giovanni Cherubini

© 1972-2006 – Giovanni Cherubini


1. Caratteri generali dell'agricoltura medievale

1. La società medievale, società agricola

Ancora all’inizio del Trecento, quando una profonda rivoluzione commerciale aveva reso l’Europa molto diversa da quella che era al tempo di Carlomagno o al tempo degli Ottoni, l’agricoltura rimaneva l’attività economica predominante nel continente e forse i nove decimi degli abitanti erano lavoratori agricoli. La società medievale poggiava su basi rurali e, fra tutti i lavoratori, era in primo luogo il contadino a rendere possibili con la sua umile attività le più alte realizzazioni intellettuali e culturali. Ciò non vuol dire che proprio tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento questo compatto panorama rurale non apparisse ormai differenziato e qua e là non si fossero affermati dei poli di più intensa attività commerciale, bancaria, industriale. Zone in cui la popolazione concentrata in città e non addetta all’agricoltura appariva particolarmente alta rispetto al resto del continente erano le Fiandre, il bacino parigino, la Toscana. Per quest’ultima regione la percentuale degli addetti all’agricoltura di cui abbiamo parlato andrebbe, ad esempio, sensibilmente abbassata. Per l’Inghilterra, al contrario, c’è chi pensa che verso la fine del Trecento l’industria della lana, che pur segnava nel regno, proprio in quegli anni, una rilevante espansione, doveva occupare, a pieno impiego, meno dell’uno per cento della popolazione.

Abbiamo preso le mosse dalla fine del Medioevo proprio per sottolineare meglio come ancora in questi secoli di espansione mercantile e manifatturiera, di relativa «urbanizzazione», le strutture portanti della società siano strutture rurali. Quasi tutti i prodotti oggetto di scambio, sia elaborati che allo stato grezzo, provengono dalla coltivazione o dall’allevamento. Foreste e agricoltura offrono quasi tutte le materie prime da elaborare, perché nel complesso ancora bassa è l’importanza dei metalli nella vita economica. Quella che potremmo chiamare l’industria «pesante» del tempo, cioè l’industria della lana, è legata all’allevamento degli ovini. I boschi forniscono combustibili e materiali con cui costruire, del tutto o in parte, abitazioni, navi, telai, attrezzi agricoli, utensili artigianali.

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UpUltimo aggiornamento: 26/06/06