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La predicazione nell'età comunale

di Carlo Delcorno

© 1974-2005 – Carlo Delcorno


Testi [1]

1. Come predicavano i Valdesi

Il domenicano Bernardo Gui (1261-1331) scrisse un manuale, la Practica inquisitionis heretice pravitatis, dove si caratterizzano le idee e i comportamenti degli eretici più pericolosi e diffusi nel XIII secolo. Ecco un passo sulla predicazione segreta dei Valdesi (da B. GUI, Manuel de l'Inquisiteur, ed. G. MOLLAT, Paris, Société «des Belles Lettres», 1964, vol. I, pp. 58-62).


De modo autem docendi seu predicandi ipsorum hereticorum Valdensium aliquid perstringendum est in hoc loco.

Duo siquidem sunt genera secte ipsorum: quidam enim eorum sunt perfecti, et isti vocantur proprie Valdense [2]. Qui, prius informati, recepti sunt ad ordinem ipsorum secundum ritum suum at alios sciant docere. Isti nichil proprium dicunt se habere nec domos nec possessiones nec certas mansiones. Si qui autem ipsorum antea uxores habuerunt, quando recipiuntur, eas relinquunt. Hii dicunt se esse apostolorum successores et sunt magistri aliorum et confessores et circumeunt per terras visitando et confirmando discipulos in errore. Hiis ministrant discipuli et credentes ipsorum necessaria. In quocumque autem loco venerint, insinuant sibi mutuo adventum illorum et conveniunt ad eos plures ad hospitium ubi recepti sunt audire et videre eos; et mittunt eis illuc quecumque bona habent ad comedendum et bibendum et audiunt predicationem ipsorum in conventiculis que maxime frequentant de nocte, quando alii dormiunt aut quiescunt…

Quandoque predicant de evangeliis et de epistolis vel de exemplis et auctoritatibus sanctorum, dicendo et allegando: «Istud dicitur in evangelio vel in epistola sancti Petri aut sancti Pauli aut sancti Jacobi», vel ita dicunt: «Talis sanctus aut talis doctor», ut magis dicta eorum ab auditoribus acceptentur.

Habent autem evangelia et epistolas in vulgari communiter et etiam in latino, quia aliqui inter eos intelligunt. Et aliqui sciunt legere et interdum illa que dicunt aut predicant legunt in libro, aliquando autem sine libro, maxime illi qui nesciunt legere, set ea corde tenus didiscerunt. Item, predicationem suam faciunt in domibus credentium suorum, sicut pretactum est supra, aliquando in itinere seu in via…


[Qui bisogna toccare in breve del metodo di insegnamento e di predicazione proprio degli eretici Valdesi. Vi sono tra loro due categorie: alcuni sono perfetti, e questi si chiamano propriamente Valdesi. Costoro, dopo un'adeguata preparazione, sono ricevuti nell'ordine secondo un rito apposito col compito di istruire altri. Essi dichiarano di non avere nulla di proprio, né case né proprietà né dimora; se qualcuno di loro aveva già preso moglie, la lascia quando viene accolto. Dicono di essere i successori degli apostoli, e sono i maestri e i confessori degli altri Valdesi: essi vanno per il paese facendo visita ai discepoli e confermandoli nell'eresia. I discepoli e coloro che si definiscono «credenti» provvedono alle loro necessità. Ovunque arrivino i perfetti, i credenti si comunicano a vicenda la notizia della loro presenza, e ci si riunisce nella casa dove sono ospitati per vederli e udirli. Mandano a loro ogni sorta di buone cose da mangiare e da bere, ascoltano poi la loro predicazione in assemblee che si tengono soprattutto di notte, quando gli altri dormono o si riposano…

Talvolta predicano sul Vangelo e le Epistole oppure degli esempi e delle sentenze dei santi; e allegando queste autorità esclamano: «Questo è detto nel Vangelo o nella lettera di san Pietro o di san Paolo o di san Giacomo». Oppure dicono: «Questo dice il tal santo o il tale dottore»; e ciò fanno perché le loro parole siano più credute da chi ascolta. Hanno Vangeli e Epistole di solito in volgare e anche in latino, perché qualcuno di loro lo capisce. Alcuni sanno leggere e talvolta leggono ciò che dicono o predicano; ma a volte predicano senza libro. Così fanno ovviamente quelli che non sanno leggere, ma che hanno imparato ogni cosa a memoria. Come si è già detto, essi predicano nelle case dei loro credenti, ma talvolta anche in viaggio o sulle strade…].

[1] L'antologia comprende: a) Testimonianze indirette sulla predicazione medievale (TESTI 1-9); b) Libri del predicatore (TESTI 10-13); c) Prediche (TESTI 14-19). I testi latini sono tradotti; si omette l'originale latino, quando esista un volgarizzamento antico.

[2] L'editore (MOLLAT) rileva con il corsivo i passi che B. GUI copia da fonti più antiche.

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UpUltimo aggiornamento: 02/07/2005