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Didattica > Strumenti > La predicazione nell'età comunale > Testi, 12

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La predicazione nell'età comunale

di Carlo Delcorno

© 1974-2005 – Carlo Delcorno


Testi

12. Vite dei santi

L'agiografia fornisce ai predicatori, soprattutto se devono tenere un sermone in onore di un santo, un vastissimo materiale narrativo. Si scelgono tre passi tratti dalle raccolte agiografiche più note nel Medioevo: a) un capitolo della via di sant'Antonio abate, inserita nelle Vite dei santi padri secondo il volgarizzamento attribuito a Domenico Cavalca (ed. per cura di B. SORIO e A. RACHELI, Trieste, 1858, p. 18); b) un miracolo di san Benedetto raccontato nel libro II del Dialogo di san Gregorio, pure volgarizzato dal Cavalca (cfr. Volgarizzamenti del Due e Trecento, a cura di C. SEGRE, Torino, Utet, 1966, p. 273); c) un miracolo di san Nicola secondo il volgarizzamento trecentesco della Legenda Aurea di Jacopo da Varazze (ed. a cura di A. LEVASTI, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1924, vol. I, pp. 56-57).


a) Le tentazioni di sant'Antonio

E vedendo e intendendo lo nimico dell'umana generazione in Antonio tante virtudi e tanta fama e gloria, brigava molto, tentandolo, di ritrarnelo da quello santo proponimento. E prima movendogli guerra gl'incominciò a mettere pensieri importuni delle ricchezze che avea lasciate, e della sorella ch'era rimasa, e della nobiltà di sua schiatta, e della gloria e pompa del secolo, la quale avere solea e potea, se volea. E poi per ispaventarlo gli mettea forti imaginazioni della grande fatica che è a venire a virtù, della fragilità del suo corpo, de' molti pericoli e lacciuoli che sono nella via della penitenza. Anche come era giovane e però potea assai tempo godere lo mondo e poi tornare a Dio. Delle quali tutte cose e imaginazioni Antonio, armatosi del segno della croce e continuando l'orazione e la memoria della passione di Cristo, facendosene beffe, vedendosi lo nimico vincere e vergognandosi d'essere da lui sconfitto, mossegli l'usata battaglia che suole dare a' giovani, cioè della carne, e molestavalo in mettendogli di dì e di notte laidissimi pensieri e imaginazioni e fantasie. Ed era sì forte questa battaglia, mettendo lo nimico importunamente questi pensieri e imaginazioni e fantasie, e Antonio isforzandosi di cacciarli orando e piangendo e gridando a Dio, che senza dubbio parea a chi 'l sentia in questa agonia, ch'egli visibilmente pugnasse col diavolo. Lo nimico gli scaldava la carne e incitavalo a disonesti reggimenti; ed egli la macerava vegghiando, orando e digiunando e in molti modi sé affliggendo. Lo nimico gli facea apparire di notte forme di bellissime femmine e impudiche; ed egli, ripensando lo fuoco dello 'nferno e i vèrmini apparecchiati ai disonesti, resistea e contradicea valentemente, e facendosi di lui beffe, rimanea vincitore, e intra tante e tali tentazioni servava senza macula la purità dell'anima.

b) Un miracolo di san Benedetto

COME FECE GITTARE LO VAGELLO [1] DEL VETRO PER LE FINESTRE E NON SI RUPPE (CAP. XXXII)


In quel tempo che tutta Campagna era in grandissima carestia e fame, lo pietoso Benedetto per compassione ch'aveva a' povari affamati distribuitte e diede loro ciò che nel monistero poté trovare da dare, intanto che non vi rimase se no un poco d'olio in uno vasello di vetro. Allora un sodiacano [2] ch'aveva nome Agabito venne a san Benedetto, e pregollo per Dio [3] che li facesse dare un poco d'olio. Allora l'omo di Dio Benedetto, che s'aveva posto in cuore di dare in terra ogne cosa pe[r] ritrovare in cielo, comandò al camarlengo [4] che li desse quel poco dell'olio che v'era rimaso. Le quali parole e 'l qual comandamento lo camarlengo uditte, ma non l'ubiditte. E stando uno poco domandollo san Benedetto se aveva dato l'olio sicondo che elli li aveva comandato. E quelli rispose che no, perché s'elli lo desse non ve ne rimarrebbe per li frati. Allora irato Benedetto comandò a un altro monaco che quel vasello del vetro coll'olio gittasse giù per la finestra, acciò che in casa non rimanesse cosa per inobedienza. E così fu fatto. Ed essendo gittato lo vagello, e venendo sopra' sassi che erano sotto la finestra, così stette e rimase saldo e sano come se non fusse gittato; e non solamente non si ruppe lo vasello, ma eziandio l'olio non si versoe. Lo qual vasello san Benedetto fece ricogliare e dare a quel povaro suddiacano. E poi, adunati li frati tutti, riprese e corresse lo monaco disubidiente denanzi a tutti.

c) San Nicola mallevadore

Uno uomo accattò in prestanza da uno giudeo una quantità di moneta giurando di rendere per santo Niccolaio, però che non potea trovare altro mallevadore che tanto piacesse al giudeo. Sì che, tenendo costui lungo tempo la pecunia, il giudeo gliele raddomandava; e quelli affermava come gliel'avea renduta.

Il giudeo il fece menare a la Corte, e il giudice fa giurare il debitore. Quando il debitore sentì che dovea andare a la Corte, pensoe malizia, e tolse in mano un bastone cavato e votollo dentro (ovvero una canna) e missevi dentro oro trito di più valuta che non dovea rendere, e portavalo quasi come s'andasse appoggiando con esso. Sì che, quando andò a fare il saramento [5] dinanzi al giudice, diede quel bastone intanto a serbare al giudeo, e giurò che gli avea renduto più che 'l giudeo non gli avea prestato. E quando ebbe giurato, si fece rendere il bastone; e 'l giudeo, non conoscendo la malizia, sì glielo rendeo.

Tornando a casa questi ch'avea commessa la frode, addormentossi in uno crocicchio di via, e un carro, tratto con grande empeto, lo scalpitò, ed ebbelo morto [6]; e l'oro ch'era nel bastone si sparse. La qual cosa udendo il giudeo, corse tosto làe, e fue veduta la malizia di costui. Allora dicendo al giudeo molti ch'erano tratti là a vedere che si togliesse tutto quello oro, disse che non lo torrebbe, se, per li meriti di santo Niccolaio, quel morto non fosse prima recato a vita; affermando, se questo fia, egli riceverà il battesimo e farassi cristiano. Incontanente il morto si levò suso sano e salvo; e 'l giudeo fu battezzato nel nome di Cristo.

[1] Recipiente.

[2] Suddiacono.

[3] In nome di Dio.

[4] Economo, dispensiere.

[5] Giuramento.

[6] Lo travolse e lo uccise sul colpo.

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UpUltimo aggiornamento: 02/07/2005