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Didattica > Strumenti > La predicazione nell'età comunale > Testi, 16

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La predicazione nell'età comunale

di Carlo Delcorno

© 1974-2005 – Carlo Delcorno


Testi

16. San Tommaso d'Aquino: sermone per la I Domenica d'Avvento

Di questa predica, tenuta probabilmente a Parigi nel 1270, si riproduce solo l'introduzione, dove san Tommaso distingue, secondo uno schema tradizionale, quattro tipi di avvento. Tralascio anche il prothema. Il testo è quello stampato da J. LECLERCQ, L'Idée de la royauté du Christ au Moyen Age, Paris, Ed. du Cerf, 1959, pp. 84-87.


Ecce rex tuus etc… [1] Verba ista sumuntur ex evangelio quod hodie apud nos legitur et sunt sumpta de Zacharia, licet aliquantulum sub aliis verbis ibi recitentur. In verbis autem istis manifeste praenuntiatur nobis Christi adventus. Ne super ambiguo procedamus, scire debetis quod quadruplex legitur Christi adventus. Primus est quo venit in carnem. Secundus ejus adventus est quo venit in mentem. Tertius Christi adventus est quo venit in morte justorum. Sed quartus Christi adventus est quo venit ad judicandum. Primo dico adventus Christi est in carnem. Et non est intelligendum quod venerit in carnem mutando locum, quia dicit in Jeremia: Caelum et terram ego impleo [2]. Quomodo ergo venit in carnem? Dico quod venit in carnem descendens de caelo, non dereliquendo caelum, sed assumendo nostram naturam. Unde in Johanne: In propria venit [3]. Et quomodo dico quod erat in mundo? Quando Verbum caro factum est [4].

Et videte quod iste adventus inducit alium Christi adventum, qui est in mentem. Nihil prodesset nobis quod Christus venisset in carnem nisi cum hoc venisset in mentem scilicet nos sanctificando. Unde in Johanne: Si quis diligit me, sermonem meum servabit, et Pater meus diliget eum et ad eum veniemus et mansionem apud eum faciemus [5]. In primo adventu venit solum Filius. In secundo adventu venit Filius cum Patre ad inhabitandum animam. Per istum adventum qui est per gratiam justificantem, anima liberatur a culpa, non ab omni poena, quia confertur gratia, sed nondum confertur gloria, et propter hoc necessarius est tertius Christi adventus in quo venit in morte sanctorum, scilicet quando ipsos recipit ad seipsum. Unde in Johanne: Si abiero, in passione, et paravero vobis locum, tollendo obstaculum, iterum veniam ad vos, scilicet in morte, et tollam vos ad meipsum, scilicet in gloria, ut ubi sum ego illic et vos sitis [6]. Item in Johanne dicit: Ego veni ut vitam habeant, scilicet praesentiam in animabus, et abundantius habeant [7], scilicet per gloriae participationem.

Quartus Christi adventus erit ad judicandum, scilicet quando Dominus veniet ad judicium, et tunc gloria sanctorum redundabit usque ad corpus et resurgent mortui. Unde in Johanne: Venit hora et nunc est quando omnes qui sunt in monumentis audient vocem Filii Dei, et procedent qui bona egerunt in resurrectionem vitae [8]. Et propter istos quatuor Christi adventus celebrat forte ecclesia quatuor dominicas de Christi adventu…


[Ecco il tuo Re viene a te mansueto. Questo testo è tratto dal Vangelo d'oggi: sono parole di Zaccaria, con una piccola modifica. In questo versetto ci è chiaramente annunciato l'avvento di Cristo. Per evitare ambiguità, sappiate che la Scrittura parla di quattro avventi di Cristo. Il primo è l'Incarnazione, mediante la quale viene nella carne; il secondo avvento è la sua venuta nella mente del cristiano; il terzo è la sua venuta alla morte dei giusti; infine, il quarto è quando viene a giudicare.

Il primo avvento è nella carne umana: non vi si deve intendere un mutamento di luogo, poiché dice in Geremia: Io riempio cielo e terra. Dunque come s'incarnò? Dico che venne nella carne scendendo dal cielo, non lasciando il cielo, ma assumendo la nostra natura. È quello che intende Giovanni: Venne nella sua dimora. E in che termini si può parlare della sua presenza nel mondo? Dicendo: Il Verbo si è fatto carne. Badate che questa venuta prelude a un altro avvento di Cristo, che è nella nostra mente. L'Incarnazione di Cristo non ci servirebbe a nulla, se egli non venisse nella nostra mente santificandoci. Si legge in san Giovanni: Se qualcuno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà e verremo a lui e faremo dimora presso di lui.

Nel primo avvento viene solo il Figlio; nel secondo Egli viene col Padre per abitare nell'anima. Per questa venuta, mediante la grazia santificante, l'anima è liberata dalla colpa, non però dalla pena, in quanto si riceve la grazia, ma non ancora la gloria. Perciò è necessario il terzo avvento di Cristo: quello che si verifica alla morte dei santi, e che consiste nel riceverli presso di lui. Dice a questo proposito Giovanni: Se parto, con la mia Passione, e preparo a voi un luogo, togliendo ogni ostacolo, io ritornerò a voi, al momento della morte, e vi porterò con me, cioè nella gloria, perché dove io sono, lo siate anche voi. E sempre nel Vangelo di san Giovanni dice: Io sono venuto perché abbiano la vita, cioè la mia presenza nelle loro anime, e l'abbiano con più abbondanza, cioè partecipando alla gloria.

Un quarto avvento di Cristo sarà al Giudizio, quando il Signore verrà a giudicare: allora la gloria dei santi si estenderà al loro corpo e i morti risusciteranno. Perciò dice san Giovanni: Ecco viene l'ora in cui tutti quelli che sono nel sepolcro udiranno la voce del Figlio di Dio, e in cui gli operatori di bene risusciteranno alla vita. Probabilmente a causa di queste quattro venute di Cristo la Chiesa celebra quattro domeniche d'Avvento…].

[1] Matteo 21, 5. Cfr. Zaccaria 9, 9.

[2] Geremia 23, 24.

[3] Giovanni 1, 11.

[4] Giovanni 1, 14.

[5] Giovnnni 14, 23.

[6] Giovnnni 14, 3.

[7] Giovanni 10, 10.

[8] Giovanni 5, 28-29.

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UpUltimo aggiornamento: 02/07/2005