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Didattica > Strumenti > La predicazione nell'età comunale > Testi, 7

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La predicazione nell'età comunale

di Carlo Delcorno

© 1974-2005 – Carlo Delcorno


Testi

7. Martirio di san Pietro da Verona

Tommaso Agni da Lentini, patriarca di Gerusalemme (1277) è uno dei più antichi agiografi di Pietro Martire. Si propone alla lettura la pagina più colorita e drammatica della sua Vita sancti Petri Martyris secondo il volgarizzamento trecentesco (cfr. S. ORLANDI, S. Pietro Martire da Verona, Leggenda, Firenze, Il Rosario, 1952, cap. X).


Nelli anni domini MCCLII in sabato, ch'è la fine de la settuagesima, e ch'è chiamato il sabato d'alba e Pasqua annovale [1], il cavaliere di Cristo, del convento suo ritornando a Melano a la battaglia de la fede, sì si sforzava di venire innanzi al termine. Sì che essendo a mezza via, un maladetto eretico e crudele masnadiere delli eretici, indotto a ciò per lor prieghi e pattovito con loro di prezzo di XL lire, questo scellerato fece assalto incontra al santo uomo compiente il viaggio del salutevole proponimento. Il lupo contra l'agnello, il fiero contra 'l benigno, l'empio contra 'l pietoso, il furibondo contra 'l mansueto, lo sfrenato contra 'l modesto, lo scomunicato contra 'l giusto ardisce di fare assalti, adopera isforzamento, presumme [2] la morte, e del sacerdote facciendo sacrificio, quel santo capo crudelmente percotendo co lo scellerato mannarese, [3] e sazio il coltello del sangue del giusto, radoppiando in lui e premendo crudeli piaghe, [il giusto] non cansandosi [4] dal nemico, ma donando se medesimo per sagrificio, e sostegnendo in pazienzia le crudeli percussioni, abbattuto nel luogo de la passione, sì 'l lasciò per mezzo morto. E rivolgendosi quello micidiale a frate Domenico suo compagno, riempiente l'aire di prieghi di misericordia chiamando aiuto, sì li diede quattro fedite mortali. E dando a costui crudelmente sì dure percussioni, il santo uomo dall'altra parte raccomandava lo spirito suo a messer Domenedio, dicendo: Ne le mani tue, Segnore, raccomando lo spirito mio [5] . Non cessando la loda de la fede eziandio in questo articolo, non si dimenticoe per l'angoscie de la morte di confessare la fede sicome banditore de la fede, la quale per le lusinghe del suo zio da fanciullo non avea voluto sconfessare. Secondamente che esso maladetto, ingannato dall'aiuto del fuggire, poi preso dai fedeli commossi alle grida di frate Domenico, e el detto frate Domenico, sopra vivendo alquanti dì, raccontarono poi. Ma con ciò fosse cosa che ancora il martire di Dio palpitasse per terra, il crudele micidiale tolse il coltello, e trafiggendol [6] per la latora di colui che in tale guisa confessava la fede, sì compiette il beato martirio. E così finita la settuagesima di questo pelegrinaggio, il beato viandante venne al paese celestiale. In tal guisa imbiancoe la stola sua il martire e 'l vergine nell'alba; in tal guisa di questo sabato temporale passoe a celebrare lo sabato eternale: e la Pasqua annovale non ebbe meno il suo agnello, quando in essa, Piero, sì come agnello innocente sacrificato in quel die del suo martirio, per alcuno modo meritoe d'essere a un'otta confessore, martire, profeta e dottore. Da poi che in quel die fatta la confessione al modo usato, offerse a Dio sacrificio di laude, e confessando la fé di Cristo in gran costanza infra tormenti, ammaestrò la verace fede, confessando il Credo in Deo con chiara voce mentre ch'elli sostenea passione. E da poi che 'l sangue suo sparse per difensione de la fede, a' confessori e a' dottori et a' martiri s'accompagnoe, et al collegio de li profeti meritoe d'esser congiunto, predicendo per spirito di profezia quello che intervenne poscia.

[1] Annuale.

[2] Cioè «osa colpire a morte».

[3] Mannaia.

[4] Scansandosi.

[5] Luca 23, 46. È il versetto responsorio della Compieta.

[6] Conficcandolo. «Trafiggere» qui sembra avere uso transitivo.

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UpUltimo aggiornamento: 02/07/2005