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La città medievale italiana

di Gina Fasoli e Francesca Bocchi

© 1973-2007 – Gina Fasoli e Francesca Bocchi


Note bibliografiche

Avvertenze

È ovvio che per intendere gli aspetti e i problemi della storia cittadina si debbano aver presenti i periodi e le fasi della storia generale. Limitandoci all'età medievale, ricorderemo pertanto alcune opere di carattere generale, in cui i richiami al tema che ci interessa sono però frequenti e puntuali: R. CAGGESE, L'alto Medio Evo, Torino, 1937 e dello stesso Dal concordato di Worms alla fine della prigionia di Avignone, Torino, 1939; L. SALVATORELLI, L'Italia medievale, dalle invasioni barbariche all'XI secolo, Milano, 1937 e dello stesso L'Italia comunale, Milano, 1941; G. de VERGOTTINI, La rinascita politica medievale, nella «Storia Universale» diretta da E. Pontieri vol. IV, 2 (Milano, 1960); i volumi relativi al Medioevo nella collezione «Società e costume» diretta da M. A. Levi, e precisamente G. BARNI e G. FASOLI, L'Italia nell'alto Medioevo, Torino, 1971 e A. VISCARDI – G. BARNI, L'Italia comunale, Torino, 1966. Per l'alto Medioevo in particolare v. C. G. MOR, L'età feudale, Milano, 1952. Per i problemi di storia economica connessi con lo sviluppo delle città, opera classica è G. LUZZATTO, Storia economica d'Italia. Il Medioevo, Firenze, 1962, ricca di riferimenti bibliografici alla letteratura antecedente. Per i problemi giuridici, v. A. SOLMI, Storia dei diritto italiano, Milano, 1930 e A. MARONGIU, Storia del diritto italiano, Milano, 1958, con riferimenti alla letteratura intermedia. Ricordiamo poi l'utilità della consultazione dell'«Enciclopedia Italiana», dell'«Enciclopedia cattolica», del «Novissimo Digesto» e per quanto riguarda le singole città, la necessità di ricorrere sia alle indicazioni offerte dalle enciclopedie su ricordate, sia ai volumi annuali della «Bibliografia storica nazionale», sia alla consultazione diretta degli indici delle pubblicazioni delle «Deputazioni di storia patria» e delle società storiche locali. Nel raccogliere le indicazioni bibliografiche che seguono, si è cercato di scegliere gli scritti più recenti e significativi, dai quali è facile risalire alla letteratura storica antecedente, sia per quanto concerne le questioni di carattere generale, sia per le ricerche di carattere locale. Ci si è tuttavia limitati a indicare le opere e le collezioni di fonti più facilmente reperibili.

1. Che cosa è una città?

Opera fondamentale, ricca di riferimenti bibliografici per lo studio delle città come fatto geografico e antropogeografico è U. TOSCHI, La città - Geografia urbana, Torino, 1966. Osservazioni stimolanti, anche se talvolta discutibili, sulle città come comunità in L. MUMFORD, La cultura delle città, Milano, 1954 e, dello stesso, Le città nella storia, Milano, 1963 e in J. COMBLIN, Théologie de la ville, Paris, 1968. Cf. anche M. WEBER, La città medievale, Milano, 1940. Sul tema della città ideale e degli ideali urbanistici, R. MUCCHIELLI, Le mythe de la cité idéale, Paris, 1960 e R. UYER, L'utopie et les utopies, Paris, 1950. Nei «Récueils de la société Jean Bodin pour l'histoire comparative» i voll. VII, VIII, IX (1955-1957) sono dedicati a La ville, considerata, dall'antichità ai giorni nostri, in tutti e cinque i continenti. Limitate ai paesi europei E. ENNEN, Frühgeschichte der europäischen Stadt, Bonn, 1953; «Vorträge und Forschungen», IV (Lindau-Konstanz, 1958): Studien zu der Anfängen des europäischen Städtewesen; «Centro italiano di studi sull'alto Medioevo (C.I.S.A.M.): Settimane di Studio», VI (Spoleto, 1959): La città nell'alto Medioevo; Y. RENOUARD, Les villes d'Italie de la fin du Xe siècle aut debut du XIVe siècle, Paris, 1969. Per le osservazioni linguistiche, cf. A. ERNOUT-A. MEILLET, Dictionnaire etymologique de la langue latine, 4e ed., Paris, 1959.

2. La città dall'età tardo-antica all'età gota

La bibliografia sulle città romane è molto vasta: basterà qui ricordare A. H. M. JONES, The cities of the Roman Empire, nei citati «Récueils de la société Jean Bodin…», vol. VI, F. VITTINGHOFF, Zur Verfassung der spätantlken Stadt, nei citati «Vorträge und Forschungen», IV, P. GRIMAL, La civilisation Romaine, Paris 1963, e G. A. MANSUELLI, Architettura e città, Bologna, 1970. Per il VI-X secolo, opera classica è C. MENGOZZI, La città italiana nel M. E., 2a ed., Firenze, 1931; molti riferimenti alle città in L. RUGGINI, Economia e società dell’Italia annonaria. Rapporti fra agricoltura e commercio dal IV al VI secolo, Milano, 1961. Cf. S. MOCHI-ONORY, Vescovi e città (sec. IV-VI), Bologna, 1933 per il periodo della guerra greco-gotica e vedi G. FASOLI, Che cosa sappiamo delle città italiane nell'alto Medioevo, nella «Vierteljahrschrift für Sozial-und wirtschaftsge­schichte», XLVII (1960). Si devono naturalmente consultare anche le varie storie cittadine, puntualmente indicate nella bibliografia relativa al § 7.

3. Le città italiane tra Bizantini e Longobardi

Opera fondamentale, anche se in parte invecchiata, CH. DIEHL, Études sur l'administration byzantine dans l'Exarchat de Ravenne, Paris, 1888, che va integrata con F. DÖLGER, Die frühbyzantinische und byzantinlsch beeinflusste Stadt, in «Atti del III Congresso Internazionale di Studi sull'alto Medio Evo», Spoleto, 1959 e A. GUILLOU, Régionalisme et indépendance dans l'Empire byzantin au VIIe siècle – L'exemple de l'Exarchat et de la Pentapole d'Italie, Roma, 1969. Per le città dell'area longobarda, v. bibliografia relativa al § 4.

4. Le città dell'Italia longobarda

Oltre a C. MENGOZZI e G. FASOLI, già citati sopra, v. G. P. BOGNETTI, Problemi di metodo e oggetti di studio nella storia della città nell'alto Medioevo, in «C.I.S.A.M:  Settimane di studio», VI, cit., ora ristampato nella raccolta degli scritti dell'A. intitolata L'età longobarda, voll. 3, Milano, 1966. Cf. anche C. BRÜHL, Fodrum, Gistum, Servitium regis, Köln-Graz, 1968, contenente molti riferimenti alle città in età longobarda.

5. Le città dell'Italia bizantina

Oltre alle opere già ricordate del DIEHL, del DÖLGER, del GUILLOU, v. le storie cittadine citate nella bibliografia relativa ai §§ 7 e 8.

6. Le città italiane nell'età carolingia

Oltre ai già citati MENGOZZI, FASOLI, BRÜHL, v. 0. BERTOLINI, l vescovi del regnum Langobardorum al tempo dei Carolingi, in Vescovi e diocesi in Italia nel M. E., Padova, 1964; P. DELOGU, L'istituzione comitale nell'Italia carolingia, nel «Bullettino dell'Istituto storico italiano», n. 79. Per la vita culturale, opera classica è quella di A. VISCARDI, Le origini, Milano, 1950; per la scuola G. MANACORDA, Storia della scuola in Italia, Milano, 1913, in molte parti e in molte affermazioni superata. I problemi culturali hanno una larga parte nei volumi pubblicati dal «C.I.S.A.M.: Settimane di studio», in particolare, per l'età a cui si riferiscono i presenti cenni bibliografici, v. i voll. I, Problemi dell'età carolingia; XVII, La storiografia in Occidente nell'alto Medioevo; XIX, La scuola dell'Occidente latino nell'alto Medioevo. Sui problemi dell'organizzazione del lavoro e delle condizioni dei lavoratori, P. S. LEICHT, Operai, artigiani, agricoltori in Italia dal secolo IV al XVI, Milano, 1946, con rinvii alla bibliografia antecedente, nella quale meritano di essere sottolineati A. SOLMI, L'amministrazíone del regno italico, Pavia, 1927 e P. S. LEICHT, Corporazioni romane e arti medievali, Torino, 1937.

7. Le città italiane nell'età del particolarismo

Gran parte delle notizie date nel testo si trovano più analiticamente presentate in G. FASOLI, I re d'Italia, Firenze, 1949 e in C. G. MOR, L'età feudale, cit. Cf. G. FASOLI, Le incursioni ungare in Europa nel sec. X, Firenze, 1946. V. anche E. DUPRÉ THESEIDER, Vescovi e città nell'Italia precomunale, in «Vescovi e diocesi», cit. Per le classi sociali, cf. G. FASOLI, R. MANSELLI, G. TABACCO, La struttura sociale delle città italiane dal V al XII secolo, nei «Vorträge und Forschungen», XI. A questo punto bisogna anche citare le numerose storie cittadine, più o meno recenti. Procedendo da oriente a occidente e da nord a sud, ricorderemo: A. A. MICHIEL, Storia di Treviso, Firenze, 1958 2; Storia di Venezia, diretta da R. CESSI, Venezia, 1956-58; la collana Storia della civiltà veneziana, Firenze, 1956 e segg.; Verona e il suo territorio, Verona, 1960 e segg.; F. CUSIN, I primi due secoli del principato ecclesiastico di Trento, Urbino, 1958; Mantova, La storia, a cura di G. Coniglio, Mantova, 1958; B. BELLOTTO, Storia di Bergamo e dei bergamaschi, Bergamo, 1959 2; Storia di Brescia (Fondazione Treccani degli Alfieri), Milano, 1963 e segg.; Storia di Milano (Fondazione Treccani degli Alfieri), Milano, 1953 e segg.; A. CARRETTA e L. SAMARANI, Lodi, profilo di storia comunale, Milano, 1958; U. GUALAZZINI, Il «populus» di Cremona e l'autonomia del comune, Bologna, 1940; P. VACCARI, Profilo storico di Pavia, Pavia, 1950, e «Atti del IV Congresso internazionale di studi sull'alto Medioevo. Pavia capitale di Regno», Spoleto, 1969; F. COGNASSO, Novara nella sua storia, in Novara e il suo territorio, Novara, 1952; F. COGNASSO, Storia di Torino, Torino, 1969; V. A. VITALE, Breviario della storia di Genova, Genova, 1959; P. M. CONTI, Luni nell'alto Medioevo, Padova, 1967; A. SORBELLI, Storia di Bologna, Bologna, 1938, A. HESSEL, Geschichte der Stadt Bologna, Berlin, 1910, Felsina, Bononia, Bologna, a cura di A. EMILIANI e P. A. CUNIBERTI, Bologna, 1962; Ferrara, a cura di R. RENZI, Bologna, 1969; Ravenna, una capitale, a cura di V. EMILIANI e T. DALLA VALLE, Bologna, 1965; A. VASINA, Romagna medievale, Ravenna, 1971; N. NATALUCCI, Ancona attraverso i secoli, Città di Castello, 1960; R. DA VIDSOHN, Storia di Firenze, trad. it., Firenze, 1956 e segg. A. MANCINI, Storia di Lucca, Firenze, 1949; G. VOLPE, Studi sulle istituzioni comunali a Pisa, n. ed. a cura di C. VIOLANTE, Firenze, 1970; G. VOLPE, Toscana medievale, Firenze, 1964 (per le città di Massa Marittima, Volterra, Luni); E. FIUMI, Storia economica e sociale di San Gimignano, Firenze, 1961; E. FIUMI, Demografia, movimento urbanistico, classi sociali in Prato, Firenze, 1969. Di grande interesse per la storia urbanistica delle città toscane, W. BRAUNFELS, Mittelalterliche Stadtbaukunst in der Toskana, Berlin, 1959.

Per Roma abbiamo la grande Storia di Roma dell'Istituto di studi romani: interessano il Medioevo i volumi di 0. BERTOLINI, Roma di fronte a Bisanzio e ai Longobardi, Bologna, 1941; P. BREZZI, Roma e l'Impero medievale, Bologna, 1947; E. DUPRÉ THESEIDER, Roma dal comune di popolo alla signoria pontificia, Bologna, 1952.

Queste indicazioni hanno un valore puramente orientativo: la bibliografia relativa alle singole città sopra ricordate è vasta, per alcune vastissima, come mostrano i riferimenti contenuti nelle opere che abbiamo indicato; ma addirittura sterminata la bibliografia relativa alle molte città che non abbiamo nominato nel nostro breve elenco: per quelle che furono sedi vescovili, rimandiamo alla bibliografia offerta, città per città, nei vari volumi dell'Italia pontificia di P. F. KEHR (Roma, 1907-61) aggiornati con la consultazione della bibliografia offerta dalle singole voci dell'«Enciclopedia Italiana» – fonte d'informazione validissima anche per le città non vescovili e altri centri minori –, con la consultazione della «Bibliografia storica nazionale» e con l'esame diretto degli indici delle pubblicazioni delle «Deputazioni di storia patria» e delle Società storiche locali, come s'è già detto nelle Avvertenze.

8. Le città dell'Italia meridionale e della Sicilia

F. CALASSO, Le città dell'Italia meridionale dal secolo IX all'XI, in «Atti del III Congresso internazionale di studi sull'alto Medioevo», Spoleto, 1959, e dello stesso La città nell'Italia meridionale durante l'età normanna, in «Annali di storia del diritto», IX, 1965; per la Puglia – sia pure con molte riserve – opera di base è F. CARABELLESE, L'Apulia e il suo comune, Bari, 1905 e dello stesso Il comune pugliese durante la monarchia normanno-sveva, Bari, 1927, ma v. ora M. CARAVALE, Il regno normanno di Sicilia, Milano, 1966 (in particolare il capitolo VII), accompagnato da una ricca bibliografia. Per Napoli abbiamo la grande Storia di Napoli, Napoli,1968 e segg. Per le città campane in genere, G. GALASSO, Mezzogiorno medievale e moderno, Torino, 1965, pp. 61-136, in cui si parla de Le città campane nell'altoMedioevo; M. FUIANO, Città e borghi in Puglia nel Medioevo, Napoli, 1972. Per Amalfi e per le città calabresi, v. E. PONTIERI, Tra i Normanni nell'Italia meridionale, Napoli, 1964. Per la Sicilia , B. PACE, Arte e civiltà della Sicilia antica, vol. IV, Roma, 1949; G. FASOLI, Le città siciliane dall'istituzione del «tema» alla conquista normanna, in «Atti dei III Congresso internazionale di studi sull'alto Medioevo», Spoleto, 1959. Cf. bibliografia relativa al § 13.

9. Il problema della formazione dei comuni

Le «teorie» sull'origine del comune presentano interesse storiografico più che valore attuale e rinviamo alle indicazioni bibliografiche di G. FASOLI, Le autonomie cittadine nel Medioevo, in «Nuove questioni di storia medievale», Milano, 1964, p. 173. Una notevole chiarificazione del problema è venuta da un più vivo senso della continuità storica, da un maggiore interesse per la storia comparata, da una migliore disposizione ad accogliere osservazioni di carattere sociologico e in concreto dal moltiplicarsi degli studi sulle città medievali, considerate sotto gli aspetti più diversi. In questa prospettiva citiamo il classico scritto di G. VOLPE, Questioni fondamentali sull'origine e svolgimento dei comuni italiani, compreso nel volume Medioevo italiano, Firenze, 1960; L. CHIAPPELLI, La formazione storica del comune italiano, in «Archivio storico italiano» 1926-28; W. GOETZ, Die Entestehung der italienischen Kommunen, München, 1944 (trad. it., con il titolo L'origine dei comuni italiani, Milano, 1964); G. DILCHER, Die Entstehung der lombardischen Stadtkommunen, Aalen, 1967; N. OTTOKAR, Il problema della formazione comunale, compreso nel volume Studi comunali e fiorentini, Firenze, 1948; la voce comune redatta da A. SOLMI nel «Digesto italiano» (1922) e da G. CASSANDRO nel «Novissimo Digesto Italiano» (1959). Sul primo apparire di una storiografia cittadina, cf. G. MARTINI, Lo spirito cittadino e le origini della storiografia comunale italiana, in «Nuova Rivista Storica», LIV (1970).

10. Le città italiane nella lotta per le investiture

La bibliografia sulla lotta per le investiture è sterminata e ci limitiamo a un generico rinvio alle storie generali d'Italia, indicate nelle Avvertenze che aprono queste «Note bibliografiche», e alle storie cittadine di cui si è parlato più sopra, in relazione al § 7. In particolare ricordiamo C. VIOLANTE, La Pataria milanese e la riforma ecclesiastica, Roma, 1955, che ha come presupposto il fondamentale volume dello stesso Autore su La società milanese nell'età precomunale, Napoli, 1953. Il particolare punto di vista espresso nel testo è più ampiamente sviluppato in G. FASOLI, Dalla civitas al comune, Bologna, 1969; v. anche G. FASOLI, Ciò che sappiamo della città italiana nell'alto Medioevo, cit. e della stessa, Gouvernés et gouvernants dans les Communes italiennes du XIe au XIIIe siècle, nei «Récueils de la Société Jean Bodin», vol. XXV (1966).

Sulle forme della religiosità popolare e il culto dei santi patroni, cf. FUSTEL DE COULANGE, La città antica, trad. it., Bari, 1925, lib. III, cap. VI; A. M. ORSELLI, L'idea e il culto del santo patrono cittadino nella letteratura latina cristiana, Bologna, 1965; H. C. PEYER, Stadt und Stadtpatron im mittelalterlichen ltalien, Zürich, 1955; E. DELARUELLE, La pietà popolare nel sec. XI, nelle Relazioni presentate al «X. Congresso internazionale di scienze storiche», Firenze, 1955, vol. III, p. 309 e segg. 

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UpUltimo aggiornamento: 02/08/08