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Didattica > Strumenti > La città medievale italiana > Brani critici, 6

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La città medievale italiana

di Gina Fasoli e Francesca Bocchi

© 1973-2007 – Gina Fasoli e Francesca Bocchi


Brani critici

6. La città è uno stato d'animo

(R. S. LOPEZ, Le città nell'Europa post-carolingia, in I problemi comuni dell'Europa post-carolingia, «II Settimana di studio del Centro italiano di studi sull’alto Medioevo», 1955, pp. 551-552).


 

Il concetto «città» è intuitivamente chiaro, ma si basa non tanto su dati di fatto accertabili e misurabili quanto su elementi psicologici. Una città è prima di tutto uno stato d’animo. Sono cittadini coloro che si sentono tali, che sono orgogliosi di appartenere a una comunità superiore al villaggio per potenza, per ricchezza, per cultura, per tradizioni artistiche, per un passato memorabile, per l’attitudine a uno sforzo comune. Possono illudersi; ma se il loro orgoglio è giustificato, trova un riconoscimento nel contegno degli abitanti del contado, che si servono della città come di un punto di raccolta e guardano ad essa come a un faro, una guida. Non si tratta però di un primato soltanto spirituale. Dal punto di vista economico e sociale – quello che più ci interessa in questo momento – la città si distingue dalle altre agglomerazioni perché è complessa e differenziata come un organismo pluricellulare vivente. Non basta dire che essa dipende dalla campagna per il proprio nutrimento; ci sono state città che producevano da sé quasi tutti gli alimenti necessari alla propria sussistenza, ci sono state e ci sono agglomerazioni non urbane che non bastano a se stesse. Un gruppo di piantatori di tabacco, di minatori, di operai; una corte principesca, un presidio militare, un attendamento di zingari sono più incapaci di bastare a se stessi che molte città semirurali dei tempi andati; ma non sono città se manca lo stimolo che proviene dalla convivenza di persone di diversa origine, dalla coesistenza di professioni, di classi sociali, di produzioni economiche. È questo miscuglio, infinitamente variabile nella sua composizione, che fa di ogni città un ente originale e inconfondibile, un fattore di accelerazione e di progresso in ogni campo.

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UpUltimo aggiornamento: 02/08/08