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Didattica > Strumenti > La città medievale italiana > Testimonianze, 29

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La città medievale italiana

di Gina Fasoli e Francesca Bocchi

© 1973-2007 – Gina Fasoli e Francesca Bocchi


Testimonianze

29. I Milanesi annunciano la vittoria di Legnano (1176)

Il momento risolutore della crisi apertasi fra le città dell'Italia settentrionale riunitesi nella Lega Lombarda e Federico Barbarossa fu la battaglia combattuta la mattina del 29 maggio 1176 nei campi fra Legnano e Busto Arsizio. Dopo un primo scontro in cui le milizie della Lega stavano per soccombere, la lotta si risolse attorno al carroccio – simbolo delle libertà cittadine – dove pare che lo stesso imperatore fosse accorso per animare i suoi soldati. La vittoria fu della Lega che aveva impiegato milizie cittadine impegnate a difendere le loro città.

Inorgogliti dalla vittoria i Milanesi annunciarono, con la lettera altisonante che diamo nella traduzione fattane dal Vignati nella sua classica opera, la vittoria ai Bolognesi (C. VIGNATI, Storia diplomatica della Lega Lombarda, ed. anast. dell'ed. del 1866, con prefazione e aggiornamento bibliografico di R. MANSELLI,Torino, 1966, pp. 281-282).

Per la bibliografia su quest'argomento cf. l'aggiornamento bibliografico curato da R. MANSELLI, cit. Ed inoltre la bibliografia citata nella testimonianza 28 e i vari studi pubblicati in Popolo e stato in Italia nell'età di Federico Barbarossa, Atti del XXXIII Congresso Storico Subalpino, Torino, 1970; P. MUNZ, Frederick Barbarossa: A Study in Medieval Politics, Ithaca-London, 1969.

 

MEDIOLANENSES BONONIENSIBUS VICTORIAM ET AB HOSTIBUS LIBERATIONEM

Notum sit vobis nos ab hostibus gloriosum reportasse triumphum. Interfectorum vero submersorum captivorum non est numerus. Scutum imperatoris vexillum crucem et lanceam habemus. Aurum et argentum multum in clitellis ejus repperimus et spolia hostium accepimus quorum estimationem non credimus a quoquam posse definiri. Que quidem nostra non reputamus sed ea domini Pape et Italicorum communia esse desideramus. Captus est in prelio Dux Bertoldus et nepos Imperatricis et frater Coloniensis Archiepiscopi. Aliorum autem infinitas captivorum numerum excludit, qui omnes Mediolani detinentur…

 

[I MILANESI COMUNICANO AI BOLOGNESI LA VITTORIA E LA LIBERAZIONE DAI NEMICI.

Abbiamo riportata gloriosa vittoria sui nemici. Ne abbiamo uccisi, annegati, fatti prigionieri un grandissimo numero. Siamo in possesso dello scudo, dello stendardo, della croce e della lancia dell'Imperatore; nelle di lui casse trovammo molt'oro ed argento, riportammo tante spoglie che non se ne può dire il valore. Ma noi non ce le appropriamo, anzi le riputiamo in comune col Papa e colle città d'Italia. Nel combattimento fu preso il Duca Bertoldo, un nipote dell'imperatrice ed un fratello dell'arcivescovo di Colonia. Degli altri prigionieri è infinito il numero, e sono sostenuti in Milano…].

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UpUltimo aggiornamento: 02/08/08