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Didattica > Strumenti > La città medievale italiana > Testimonianze, 32

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La città medievale italiana

di Gina Fasoli e Francesca Bocchi

© 1973-2007 – Gina Fasoli e Francesca Bocchi


Testimonianze

32. Un decreto del podestà di Bologna (1178)

Riportiamo qui (da G. FASOLI, Gli statuti di Bologna nell'edizione di Luigi Frati e la loro formazione, in «Atti e Memorie R. della Deputazione di storia patria per l'Emilia e la Romagna», vol. I, 1935-1936, p. 58) un decreto del podestà di Bologna del 1178 a favore della chiesa di San Vittore e di San Giovanni in Monte, non tanto per il contenuto dell'atto, che investe problemi del tutto locali, ma per la formulazione. Il podestà, che si esprime in prima persona plurale, esordendo nell'arenga (che è l'introduzione al testo), motiva il decreto con uno stile retorico che ricorda i diplomi imperiali, dimostrando che la cancelleria comunale non ha ancora trovato delle formule proprie.

Sulla storia di Bologna cf. la bibliografia della testimonianza 21. Sulle magistrature bolognesi cf. G. RABOTTI, Note sull'ordinamento comunale di Bologna dalle origini alla prima Lega Lombarda, in «Atti e Memorie della Deputazione di storia patria per le province di Romagna», n. s., 1957-1958, pp. 51-89.

 

Statutum domini Pinamontis potestatis Bononie de ecclesia sancti Victoris et sancti Iohannis in Monte, quos recepit in custodia comunis Bononie.

Publice dignitatis regimine cui divina clementia nos superesse disposuit, maxime cogimur ut ecclesiarum commodis precipue intendentes contra hostiles incursus auxilio nostre protectionis eis provideamus et publici iuris tutela: qua ex sollicitudine comissi nobis officii omnibus defensionibus beneficium impartimur eis devotius et sollicitius intentissime perspicere, divina commonitionem adstrigimur. Quibus itaque rationibus inducti et precibus domini Ribaldi prioris et domini Ramberti prepositi ecclesiarum sancti Victoris et sancti Iohannis in Monte… iudicum communis Bononie, et consensu populi… predictas ecclesiam et omnes canonicos ibi deservientes… sub protectione comunis Bononie suscipimus… Scituris omnibus hoc nostrum decretum attemptare presumpserit preter iram et indignationem summi Dei, comunis Bononie malivolentiam et malam voluntatem se incursurum. Hanc autem scripturam ad maiorem evidentiam nostro sigillo insignire fecimus.

Actum apud ecclesiam Santi Victoris… anno Domini millesimo centesimo LXXVIII, III non. martii, indictione XI…

 

[Statuto del signor Pinamonte podestà di Bologna per la chiesa di San Vittore e San Giovanni in Monte, che prende sotto la protezione del comune di Bologna.

La pubblica dignità a cui la divina clemenza ha disposto che noi presiedessimo, ci costringe a provvedere al bene delle chiese, e soprattutto a concedere la nostra protezione contro gli attacchi nemici a tutela del pubblico diritto. Per la quale sollecitudine dell'ufficio a noi affidato le facciamo partecipi del beneficio della difesa e tanto più devotamente e sollecitamente in quanto siamo costretti dalla divina ammonizione a provvedervi attentissimamente; per le quali ragioni e indotti dalle preghiere del signor Ribaldo priore e del signor Ramberto preposito delle chiese di San Vittore e di San Giovanni in Monte… con l'approvazione dei giudici del comune di Bologna e con il consenso del popolo… prendiamo sotto la protezione del comune di Bologna le predette chiese e tutti i canonici che le servono… Sappiano tutti coloro che vorranno infrangere questo nostro decreto che oltre l'ira e l'indignazione del sommo Iddio incorreranno nella malevolenza e cattiva volontà del comune di Bologna. A maggior evidenza abbiamo fatto apporre a questo decreto il nostro sigillo. Fatto presso la chiesa di San Vittore nell'anno 1178, 3 marzo…].

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UpUltimo aggiornamento: 02/08/08