Logo di Reti Medievali 

Didattica

spaceleftMappaCalendarioDidatticaE-BookMemoriaOpen ArchiveRepertorioRivistaspaceright

Didattica > Strumenti > La città medievale italiana > Testimonianze, 41

Strumenti

La città medievale italiana

di Gina Fasoli e Francesca Bocchi

© 1973-2007 – Gina Fasoli e Francesca Bocchi


Testimonianze

41. Descrizione di Firenze (XIV-XV secolo)

Il passo che descrive Firenze qui pubblicato è tratto dalla Istoria di Firenze di Goro Dati dall’anno MCCCLXXX all’anno MCCCCV, Firenze, 1735, pp. 107-108. Goro Dati nacque a Firenze il 15 aprile 1362 dove esercitò la mercatura e svolse attività politica. L'essere egli stato uomo di governo – per esempio fu podestà a Montale nel 1424 – gli consentì di guardare con particolare acutezza la vita sociale ed economica della città e di dare preziosi ragguagli sugli ordinamenti politici di Firenze. Per la storia di Firenze cf. R. DAVIDSOHN, Storia di Firenze, trad. it., Firenze, 1956-68.


La città è bene murata tutta di pietre vive con forti torri nelle dette mura, e con dieci porte aperte, e tre serrate di molta grandezza, con antiporti intorno, che ciascuna pare un bel cassero, le strade dentro sono diritte, e larghe e tutte aperte, e con uscita. Gira il cerchio della Terra fuori delle mura miglia sette, la via che muove dall’una parte, e va dall’altra, è diritta per lo mezzo della Terra, e lunga due miglia; un’altra via traverso, che fa croce per lo mezzo della città, cioè in sul mercato vecchio, e dall’una parte, e dall’altra è altrettanto, e così ve ne sono dell’altre, che per diritto vanno da una parte a un’altra, e quasi per lo mezzo della città passa il fiume Arno, e nel suo principio sono in sulla parte di mezzodì molte mulina di meravigliosa bellezza, di maesterio di pietra; poi infra la città sono quattro ponti tutti di pietra concia, e scarpellata gentilmente, e fra gli altri ve n’è uno, insul quale da ogni parte sono bellissime botteghe d’artieri, lavorato di pietra concia che non pare che sia ponte, se non insul mezzo d’esso, dove è una piazza, che dimostra il fiume di sopra, e di sotto; poi al fine della città dalla parte di tramontana sono in sul fiume dentro alla città molte altre mulina, che tra tutte macinerebbero quasi tanta farina, quanto bisognasse alla città dentro, che ne bisogna ogni dì cento moggia.

© 2000
Reti Medievali
UpUltimo aggiornamento: 02/08/08