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Didattica > Strumenti > Bisanzio. Società e stato > Documenti, 29

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Bisanzio. Società e stato

di Jadran Ferluga

© 1974 – Jadran Ferluga


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29. Privilegi delle repubbliche di Venezia, Genova, Pisa, Firenze e di altri commercianti nell'impero bizantino

Per i privilegi dei mercanti dell'Europa occidentale a Costantinopoli e soprattutto per le particolari prerogative di cui godevano Veneziani e Genovesi, certamente i più interessati al mercato bizantino, indicativo anche se breve è il brano di Francesco Balducci Pegolotti, La pratica della mercatura, a cura di A. EVANS, Cambridge, Massachusetts, 1936, pp. 41-42. L'autore, cittadino di Firenze, vissuto nella prima metà del XIV secolo, era molto ben informato poiché era al servizio del grande e potente banco dei Bardi che aveva contatti con tutto il mondo commerciale di allora.

 

Diritti che si pagano in Gostantinopoli di mercatantie che vi si mettono o tragono per li mercanti al comerchio dello imperadore

 

Gienovesi e viniziani sono franchi entrando e uscendo, che non pagano niente.

Pisani pagano di tutta la mercatantia che mettono in Gostantinopoli 2 per centinaio di ciò che vale la mercatantia in Gostantinopoli sanza abatterne nulla spesa fatta in essa, e oltre 2 per centinaio di ciò che ne traggono, e di ciò che traggono non sono costretti a pagare se non quando tragono. E altrettanto pagano a Pera.

Fiorentini, provenzali, catalani, anconetani, ciciliani e tutti altri strani pagano 2 per centinaio – entrando, e 2 per centinaio – usciendo, di ciò che vale la mercatantia, e sono costretti a pagare a una ora l'entrata e l'uscita, e poi sono signori di trarre quando e' vogliono sanza pagare altro diritto, salvo che la moneta che prendi della tua mercatantia non usi di trafficare in comperare e rivendere nella terra, se non comperare per trarre; ma se comperi per rivendere nella terra, ogni volta che comperi e vendessi nella terra paghi 2 per centinaio. E se navicano dentro al Mare Maggiore, quando tornano pagano di ciò che recano 2 per centinaio e non più niente.

E quando si paga il diritto al comerchio sì se ne prende una poliza scritta di mano del comerchiaro, che se non traesse al tempo di quello comerchiaro, però che sta nello ufficio uno anno e non più, puossi trarre al tempo dell'altro comerchiaro che venisse al detto comerchio e mostrargli per la detta poliza come avesse pagato l'entrata e l'uscita all'altro comerchiaro che uscito fusse avanti a quello che venisse.

E vuolsi avere a mente che chi fa onore a' comerchiari e dona loro alcuna cosa o danari, e a loro scrivani e turcimanni, ellino sì passano molto cortesemente e sempre ragionano la mercatantia che tu metti meno ch'ella non vale.

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UpUltimo aggiornamento: 26/07/08