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L'Europa orientale nei secoli XIV e XV

di Josef Macek

© 1974-2006 – Josef Macek


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13. Ludovico I, re di Polonia, conferma la vendita dei due servi a Wieliczka (1381)

(Fonte: Kodeks dyplomatyczny Malopolski, t. III, ed. F. Piekosiński, Monumenta medii aevi historica, t. X, Kraków, 1887, p.339-340).


Nel nome di Dio, amen.

Gli uomini, per loro condizione, temono la precarietà delle cose mondane, sempre soggette al rischio di cadere nell’oblio, se non vengono stabilite per iscritto davanti a testimoni degni di fede.

Perciò noi, Ludovico, per grazia di Dio re d’Ungheria, Polonia, Dalmazia, Croazia ecc., vogliamo che giunga notizia a tutti, sia contemporanei che posteri, che il buon uomo Nicola detto Gysko cittadino di Wieliczka, giunto alla presenza nostra e a quella dei nostri baroni e nobili, sano di mente e di corpo, senza che nessuno lo obbligasse o costringesse, senza essere stato circuito con la frode, ma per decisione sua e dietro consiglio dei suoi amici, vendette al nobile uomo Hancon, erede di Zak1iczino, due servi anch’essi di Wieliczka, chiamati in lingua volgare otroki

La vendita avvenne per il prezzo di ottanta marchi di grossi praghesi di conio polacco, computando quarantotto grossi per ogni marco; il venditore s’impegna a non rivendicare, per sé o per i suoi successori, alcun diritto di proprietà sui due servi, chiamati in lingua volgare otroki, davanti all’acquirente o ai suoi discendenti legittimi, ai quali spetta ogni diritto di proprietà, come spettava a lui stesso e ai suoi legittimi predecessori.

Alla presenza del predetto signore Hancon, il venditore sottoscrisse il documento di vendita e assegnò in diritto ereditario al compratore i predetti servi, detti anche in lingua volgare otroki, rinunziando a favore del predetto Hancon a tutti i servizi, gli utili, i frutti, i redditi, i proventi che ora ne derivano o che ne potranno derivare in futuro, perché costui e i suoi legittimi discendenti li abbiano, li possiedano, li comandino, li vendano, li scambino, li alienino e ne facciano l’uso che piacerà a lui e ai suoi legittimi successori.

Questa compera, vendita e assegnazione avvenuta fra i predetti Nicola detto Gysko e Hancon di Zakliczino si svolse in questo modo e fu confermata dalla nostra consueta regale clemenza; approviamo, dichiariamo e confermiamo che essa si svolse di comune accordo, e confermiamo il contenuto del presente documento.

A corroborare questo documento accludiamo il nostro sigillo.

Dato in Cracovia nel giorno di San Remigio, pontefice glorioso, nell’anno del Signore 1381.

Testimoni presenti: il castellano Dobeslao; il decano Dobrogost; il cantore Iasschon di Cracovia; il governatore di Wyslic, Dirslao; il castellano di Malogost, Pietro; Miczon chiamato anche Strzala e molti altri nostri cortigiani degni di fede.

Dato per mano del venerabile uomo Giovanni Radlicye, supremo cancelliere del predetto nostro regno di Polonia.

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UpUltimo aggiornamento: 26/06/06