Logo di Reti Medievali 

Didattica

spaceleftMappaCalendarioDidatticaE-BookMemoriaOpen ArchiveRepertorioRivistaspaceright

Didattica > Strumenti > L'Europa orientale nei secoli XIV e XV > Documenti, 2

Strumenti

L'Europa orientale nei secoli XIV e XV

di Josef Macek

© 1974-2006 – Josef Macek


Documenti

2. Il testamento del granduca di Mosca Ivan Kalita (1340 circa)

(Fonte: Duchovnyje i dogovornyje gramoty velikych i uděl’nych kňazej XIV-XV vekov, Moskva-Leningrad, 1950, pp. 9-11).

Il testamento del granduca di Mosca Ivan Kalita, che è il più antico documento del genere nella storia russa, fornisce un quadro del patrimonio granducale e della base economica dello Stato russo in via di crescente sviluppo. Nella nostra traduzione sono omesse alcune parti del documento originale in paleoslavo (in particolare gli elenchi dei villaggi e dei casali, oggi. ormai difficilmente identificabili).


In nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo Io Ivan, peccatore e povero servo di Dio, scrivo questo documento spirituale mentre sto per recarmi nel territorio dell’Orda d’Oro, senza esservi costretto da nessuno; lo scrivo al contrario con tutto il mio intelletto, in piena salute. Se Dio deciderà della mia vita, consegnerò volentieri tutto ai miei figli. Lascio loro la mia proprietà ereditaria, Mosca. Inoltre ho fatto questa spartizione.

Al mio figlio maggiore Semjon lascio Možajsk con tutti i distretti amministrativi [volost], Kolomna con tutti i distretti e i villaggi [12 villaggi]…

Durante la mia vita ho già dato a mio figlio Semjon 4 catene d’oro, 3 cinture d’oro, 2 coppe d’oro adorne di perle, un piattino d’oro adorno di perle, 2 grandi servizi da tavola d’oro. Del servizio da tavola d’argento gli ho dato 3 piatti d'argento.

E a mio figlio Ivan dò questo: Zvenigorod [e altri 12 castelli]. Inoltre 9 villaggi…

Quanto agli ori, al figlio Ivan ho dato 4 catene, una grande cintura d’oro adorna di borchie, un’altra cintura d’oro con borchie d’oro, 2 coppe d’oro, 2 coppette rotonde d’oro, un servizio d’argento, fabbricato in Persia, e 2 piattini.

Al figlio mio Andrej ho donato Lopustna [e altre 10 località] e 10 villaggi.

Quanto agli ori, al figlio Andrej ho dato 4 catene d’oro, una cintura italiana adorna di perle e di pietre preziose, una cintura d’oro con ganci su seta rossa, una cintura d’oro, dono del Khan, 2 coppe d’oro, 2 coppette d’oro e l piatto e 2 piattini d’argento.

Alla granduchessa e ai miei figli minori lascio Surožik [e 12 località] e 13 villaggi.

Per quanto riguarda i distretti cittadini, lascio alla granduchessa i tributi che mi spettano. La tassa sui mercati e le altre proprietà cittadine spettano ai figli: che se le spartiscano. Così si spartiscano anche le gabelle, ciascuno nel proprio distretto. E si spartiscano anche le altre tasse cittadine. I miei contadini che allevano api rimangano dove hanno lavorato finora.

E se a causa dei miei peccati i Tartari dovessero occupare alcuni miei territori e toglierli a voi, figli miei, e alla granduchessa, dividete fra di voi ciò che vi rimarrà…

I contadini che sono registrati nell’elenco rimangono affidati alle cure dei miei figli. Per quanto riguarda i contadini che ho comprato e che sono segnati sulla grande colonna, se li dividano i miei figli.

Per quanto riguarda gli ori della mia prima moglie Elena, ho dato a mia figlia Fetia 14 catenelle e collane di sua madre, un filo di perle nuovo… Mi sono tenuto un diadema e un'altra collana d’oro. Invece l’oro che ho ottenuto io, ciò che mi ha dato Dio, l’ho dato alla mia granduchessa e ai miei figli minori.

Per quanto riguarda il vestiario, delle cose mie lascio al figlio Semjon: la pelliccia rossa guarnita di perline con il berretto d’oro. A mio figlio Ivan una pelliccia con fodera di seta e perle, la veste per le occasioni solenni con ornamenti sulle spalle. A mio figlio Andrea una pelliccia di pelli di zibellino ornata di perle e pietre preziose, una veste di panno con ornamenti sulle spalle. Altre due pellicce ornate di perle le lascio ai figli minori Maria e Fedosij…

Per quanto riguarda le mie cinture d’argento, distribuitele ai sacerdoti. Consegnate alla Chiesa anche i cento rubli nuovi che ho da Jeski. Ciò che rimane dei miei servizi e del mio vasellame se lo dividano i miei figli e la granduchessa. Ciò che rimarrà del mio vestiario, distribuitelo a tutti i sacerdoti di Mosca. Lascio il grande piatto con quattro cerchi alla Madonna di Vladimir.

Anche le mie mandrie se le spartiscano i figli Semjon, Ivan e la granduchessa…

Oltre ai villaggi che fanno parte direttamente di Mosca, lascio al figlio Semjon i 2 villaggi che ho comprato.

Altri 5 villaggi comprati li lascio al figlio Ivan.

Altri 3 villaggi che ho comprato e barattato li dò al figlio Andrea.

Alla granduchessa lascio 2 villaggi comprati…

E a te, figlio mio Semjon, lascio in consegna i tuoi fratelli minori e la granduchessa con i figli minori affinché tu ne sia secondo i comandamenti di Dio il tutore.

Chi violerà questo documento lo condannerà Iddio.

Ne sono testimoni: il mio padre spirituale Jefrem, il mio padre spirituale Fedosij, il mio padre spirituale David.

© 2000
Reti Medievali
UpUltimo aggiornamento: 26/06/06