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L’Europa orientale nei secoli XIV e XV

di Josef Macek

© 1974-2006 – Josef Macek


Premessa

Quando in questo libro parliamo dell’Europa orientale, intendiamo parlare dei territori odierni della Polonia e delle regioni europee dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Verso il 1300, epoca da cui prende inizio il nostro panorama della storia dell’Europa orientale, la geografia di questa zona aveva però un aspetto completamente diverso da quello attuale e offriva un quadro complicatissimo e quanto mai frantumato di organismi statali. Il Regno di Polonia non era allora nemmeno lontanamente configurato entro i confini che doveva avere più tardi, non dominava né la Slesia né i territori della Pomerelia sul Baltico e ad est arrivava appena a toccare la Galizia. Intorno alle coste del Mar Baltico, dalla foce della Vistola a quella della Neva, si estendeva il territorio governato dai Cavalieri dell’Ordine Teutonico. Tra la Polonia e i principati russi era incuneato il territorio dello Stato lituano che si andava sempre più ingrandendo, mentre il sud dell’odierna Ucraina, la Crimea e le sconfinate pianure lungo il corso del Volga fino al Mare Glaciale Artico costituivano territori dominati da sovrani tartaro-mongoli che nel XIII secolo erano penetrati fin nell’Europa centrale.

L’Europa orientale era quindi una zona in cui si stavano appena timidamente destando quelle forze che nei secoli successivi avrebbero avuto un’influenza così decisiva sulla storia mondiale. Ciò vale in particolare per la Russia che allora non esisteva ancora affatto come realtà politica o come Stato. Verso il 1300 Mosca non era che un piccolo borgo dimenticato che sorgeva sotto un castello alla confluenza dei fiumi Jauza e Moscova e il Ducato di Mosca (Moscovia) non era che un’insignificante tessera nel confuso mosaico dei piccoli territori retti da duchi e principi, che rimaneva circoscritto ai dintorni immediati del castello di Mosca (Cremlino).

Se guardiamo però la carta dell’Europa orientale quale appare duecento anni dopo, notiamo dei profondi mutamenti. A oriente del potente Regno di Polonia-Lituania emerge il Granducato di Mosca già come un vasto organismo statale che si va espandendo in tutte le direzioni fino a occupare gradatamente, nel corso del XVI secolo, la maggior parte degli odierni territori europei dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Tra il ’300 e il ’500 si vennero così costituendo le basi di potere e politiche e, come vedremo in seguito, si formarono anche le tradizioni culturali dell’Europa orientale moderna. Il nostro compito consisterà quindi nell’individuare le cause di queste trasformazioni che crearono ai confini orientali dell’Europa nuovi organismi economici, nuovi Stati, nuove nazioni e anche nuovi valori culturali. Procederemo da Occidente verso Oriente e ci occuperemo via via dello sviluppo storico della Polonia, della Lituania e della Russia nei secoli XIV e XV.

© 2000
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UpUltimo aggiornamento: 26/06/06