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Didattica > Fonti > L'ascesa della borghesia nell'Italia comunale > V, 10

Fonti

L'ascesa della borghesia nell'Italia comunale

a cura di Anna Maria Nada Patrone

© 1974 – Anna Maria Nada Patrone


Sezione V – L'etica borghese

10. Un contratto di concubinaggio

Nonostante la Chiesa si battesse aspramente contro l'usura e contro il concubinato, la diffusione di queste due istituzioni era notevole nel mondo borghese (per l'usura cfr. n. 5, sez. III). Riguardo al concubinato riportiamo qui un vero e proprio contratto con cui una donna genovese si lega ad un mercante veneto, segno non solo della diffusione di questa istituzione, ma anche della precisa e metodica regolarizzazione di ogni aspetto della vita (cfr. anche n. 8, sez. II).

Fonte: V. VITALE, Documenti sul castello di Bonifacio, in «Atti della Società Ligure Storia Patria» LXV (1936), p. 290, doc. 99 (8 dicembre 1287).


Io Giovannetta Oliveti prometto a te Marco Bentramo veneto di stare con te come tua donna di servizio e concubina per sei anni e di venire con te in ogni luogo e terra nella quale andrai e vorrai condurmi, per fare ogni servizio alla tua persona e alla tua casa. [Prometto] di serbare e custodire in buona fede e senza frode te e le tue cose e di non lasciare senza il tuo permesso te ed il tuo servizio entro il termine fissato. Tu mi darai vitto e vestito adatto e alla fine dei detti sei anni, se vorrai lasciarmi, mi darai per ricompensa e mercede dieci lire genovesi.

Da parte mia io, Marco, prometto a te, Giovannetta, di tenerti come donna di servizio e come concubina fino al detto termine e di condurti con me in ogni luogo e terra nella quale andrò, di darti vitto e vestito conveniente e di tenerti e custodirti, sana o inferma, sino al termine predetto e, se alla fine di sei anni non vorrai più rimanere con me, ti darò dieci lire genovesi secondo la tua volontà…,

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UpUltimo aggiornamento: 01/09/05