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Didattica > Fonti > Predicazione e vita religiosa > I, 28

Fonti

Predicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)

a cura di Roberto Rusconi

© 1981-2006 – Roberto Rusconi


Sezione I – L'inquadramento religioso delle popolazioni nell'alto medioevo

28. La predicazione della crociata agli inizi del XIII secolo

Nel corso del concilio lateranense del 1215 viene rilanciata con forza la crociata per liberare la Terra Santa dalla stretta dei musulmani che la stavano gradualmente riconquistando. Innocenzo III la bandisce personalmente nella città di Orvieto, con una predicazione di eccezionale efficacia, che conferma la sua fama di grande oratore. Di essa ci è rimasta una testimonianza ammirata nelle Note di cronaca orvietana di una anonimo contemporaneo.

Fonte: M. MACCARRONE, Studi su Innocenzo III, Padova, Antenore, 1972, pp. 8-9. La traduzione è mia.


Nell'anno del Signore 1216, alla quarta indizione, il quarto giorno prima delle calende di maggio [28 aprile], vale a dire nella festività di san Vitale, il signor papa Innocenzo III, nell'anno diciannovesimo del suo pontificato, deposto già l'imperatore Ottone [1] e ratificato Federico [2] re di Sicilia, essendo a capo della chiesa in Orvieto il vescovo Capitano, entrò nella città di Orvieto a predicare la parola della croce per il recupero e il soccorso della Terra Santa. Il giorno delle calende di maggio [1 maggio], che allora cadeva di domenica, celebrò solennemente la messa nella cattedrale, dopo avere il giorno precedente, sabato, revocato l'interdetto ecclesiastico senza richiedere alcun corrispettivo. La moltitudine di popolazione che si radunò alla sua predica venne a tal punto da Dio ispirata a ricevere il segno della croce, che egli, nell'imporre il segno della croce agli uomini che lo richiedevano, ne rimase esausto insieme a suo nipote, il signor Stefano. Dopo l'ora di nona poi, benché piovigginasse, ciò non impedì che una folla immensa, che non poteva essere contenuta né nella cattedrale né nella piazza del Comune, si radunasse insieme nel prato dei figli di Omodeo, presso la chiesa di S. Egidio, occupando completamente quel prato e le case e gli alberi che lo circondavano. Il signor papa se ne stava sotto un portico e predicava al popolo la parola della croce, per saggiare — come credo — la devozione del popolo, quando cadde una pioggia così fitta che, mentre una parte della scorta si rifugiò nelle case vicine, il popolo avido di predicazione veniva letteralmente inondato da ogni parte da questa pioggia abbondante. Allora il signor papa, vedendo la devozione del popolo, ne concepì un'immensa gioia, perché così numerosi erano gli uomini che ricevevano il segno della croce, al punto che nell'imporre il segno con il nipote, il signor Stefano, di nuovo ne rimase esausto.

[1] Ottone di Brunswick (1182-1218), imperatore scomunicato nel 1210.

[2] Federico II (1194-1250), figlio di Enrico VI e di Costanza di Altavilla, imperatore dal 1210.

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UpUltimo aggiornamento: 01/03/2006