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Didattica > Fonti > Predicazione e vita religiosa > II, 15

Fonti

Predicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)

a cura di Roberto Rusconi

© 1981-2006 – Roberto Rusconi


Sezione II - Movimenti religiosi e sette ereticali: la lotta per la predicazione ai laici

15. La riconciliazione degli Umiliati: il «verbum exhortationis» ai laici

Scomunicati nel 1184 con la decretale Ad abolendam (doc. 10) per avere usurpato l'ufficio ecclesiastico della predicazione, gli Umiliati, una comunità di laici che lavorano nell'arte della lana, inviano nel 1199 ad Innocenzo III una delegazione, formata da Giacomo da Rondineto (Como) e Lanfranco da Lodi. Il 7 giugno 1201 il papa approva il propositum che essi gli hanno presentato per rientrare in seno alla chiesa di Roma. La questione della predicazione laicale viene aggirata mettendo in opera una distinzione tra predicazione dottrinale, riservata ai chierici, e predicazione morale - la parola di esortazione - consentita ai laici: nel caso degli Umiliati, però, solo nelle loro riunioni. Del testo del propositum riproduciamo la parte relativa alla predicazione.

Fonte: G. G. MEERSSEMAN, Dossier de l'Ordre de la pénitence au XIIIe siècle, Fribourg/Suisse, Ed. Universitaires, 1961, p. 282. La traduzione è mia.


Sarà inoltre vostra abitudine che ogni domenica vi raduniate per ascoltare la parola di Dio in un luogo adatto, dove uno o più fratelli di provata fede e di sperimentata religione, che «siano potenti nelle parole e nelle opere», con l'autorizzazione del vescovo di quella diocesi propongano una parola di esortazione a coloro che lì siano radunati per ascoltare la parola di Dio, ammonendoli ed incitandoli a costumi onesti ed alle opere di pietà, in modo tale però che non parlino degli articoli della fede e dei sacramenti della chiesa.

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UpUltimo aggiornamento: 01/03/2006