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Didattica

Fonti

Predicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)

a cura di Roberto Rusconi

© 1981-2006 – Roberto Rusconi


Sezione II - Movimenti religiosi e sette ereticali: la lotta per la predicazione ai laici

28. Il divieto definitivo della predicazione dei laici

Nel momento in cui, nella città di Milano, si sono saldamente insediati i frati predicatori ed i frati minori, i quali assicurano una accurata predicazione ecclesiastica, Gregorio IX scrive all'arcivescovo di Milano, Enrico Settala, il 3 ottobre 1228, per ordinargli di mettere fine alla predicazione pubblica degli Umiliati al di fuori delle loro riunioni (docc. 16, 17). Il fatto che essi non siano nominati esplicitamente nel testo facilita il passaggio della proibizione di Gregorio IX nel Corpus iuris canonici, dove assume il valore assoluto di definitiva proibizione della predicazione laicale.

Fonte: R. ZERFASS, Die Streit um die Laienpredigt. Eine pastoralgeschichtliche Untersuchung zum Verständnis des Predigtamtes und zu seiner Entwicklung im 12. und 13. Jahrhundert, Freiburg-Basel-Wien, Herder, 1974, pp. 254-55. La traduzione è mia.


Come in un solo corpo ci sono molte membra le quali non hanno una sola e medesima funzione, così sono gli ordini nella chiesa, e non tutti hanno il medesimo ufficio, dato che uno va affidato ad alcuno, ma ad altri no. E così come non è bene che nel corpo umano un membro svolga la funzione dell'altro, così indubbiamente sarebbe brutto e dannoso nello stesso tempo se nella chiesa di Dio le funzioni venissero confuse e non più distribuite a seconda dei vari ordini.

Dal momento, dunque, che numerosi laici in Lombardia si arrogano il diritto di predicare e bisogna temere che si verifichi l'eventualità che i vizi subentrino di nascosto sotto l'apparenza delle virtù e che l'angelo di Satana si trasformi in maniera simulata nell'angelo della luce, noi, considerando che l'ordine dei dottori nella chiesa è quasi il più importante e che nessuno deve indifferentemente usurpare l'ufficio della predicazione, secondo il detto dell'apostolo: «Come predicheranno, se non saranno mandati?», affidiamo alla tua fedeltà, per mezzo di questi scritti apostolici, l'incarico di proibire a tutti i laici - a qualsiasi ordine appartengano - l'ufficio di predicare, dal momento che ad altri il Signore diede di essere apostoli, ad altri profeti, ad altri poi dottori.

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Ultimo aggiornamento: 01/03/2006