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Didattica |
FontiPredicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)a cura di Roberto Rusconi © 1981-2006 – Roberto Rusconi Sezione III - Gli ordini mendicanti e la pastorale ecclesiastica nel basso medioevo13. Predicazione e urbanisticaNel 1244 la predicazione fiorentina di Pietro da Verona, inquisitore domenicano, ha un tale successo che la piazza antistante la chiesa conventuale di S. Maria Novella si rivela insufficiente a contenere la folla che accorre alle sue prediche. Il frate ottiene allora dal Comune una delibera che gli consente di modificare il tessuto urbano, allargando la piazza sino a farle raggiungere le sue attuali dimensioni. Fonte: MEERSSEMAN, Dossier de l'Ordre de la pénitence cit., pp. 191-92. La traduzione è mia. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Dietro insistente richiesta del carissimo frate Pietro, appartenente all'ordine dei predicatori, entrambi i consigli della città di Firenze, quello generale e quello speciale, radunati come è d'uso nel palazzo Soldaneri al suono delle campane e al richiamo dei banditori, per ordine del podestà di Firenze, Bernardo figlio di Rolando il Rosso, ed inoltre i capi ed i priori delle arti [1] della detta città, convocati al medesimo consiglio, hanno stabilito e giudicato ciò che i frati appartenenti al sopradetto ordine dei predicatori ed il capitolo [2] della chiesa di S. Maria Novella debbano avere. Pertanto raccomando che ad essi e a tale chiesa venga data e concessa, tra le terre situate oltre la piazza della detta chiesa di S. Maria Novella, quella che affaccia dalla parte della piazza stessa e dove sorge la casa detta «Ospedale dei poveri» per i pinzocheri [3], che sono chiamati uomini della penitenza, e dove è la casa di Ambrogio e dei suoi vicini: ciò allo scopo di fare una piazza e di allargare la piazza già detta che lì si trova, al fine di tenervi una o più predicazioni, secondo la volontà del già nominato frate Pietro e degli altri frati del capitolo della chiesa di S. Maria Novella. […] La determinazione e la designazione dei terreni per la detta piazza e per quella da allargare sono le seguenti. [Seguono le indicazioni dei limiti dei terreni e le clausole protocollari dell'atto]. [1] I rappresentanti delle più importanti corporazioni professionali. [2] Collegio dei sacerdoti che prestano servizio presso una determinata chiesa; in questo caso, gli stessi domenicani. [3] Membri dell'ordine dei frati della penitenza. |
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Ultimo aggiornamento: 01/03/2006 |