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Didattica |
FontiPredicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)a cura di Roberto Rusconi © 1981-2006 – Roberto Rusconi Sezione III - Gli ordini mendicanti e la pastorale ecclesiastica nel basso medioevo20. Le reazioni del pubblicoAlle prediche dei più famosi oratori assistono spesso semplici artigiani, i quali si sforzano di annotare per iscritto quanto viene detto dal pulpito, servendosi di un rudimentale sistema di stenografia, la tachigrafia. Da questa attività derivano le prediche riportate (reportationes): malgrado la inevitabile, relativa infedeltà degli appunti degli ascoltatori, solo in questo modo riusciamo ad avvicinare la realtà della predicazione effettiva, che non ci viene certo restituita dalle raccolte di sermoni latini di cui si servivano i predicatori per prepararla. Quando la predica è particolarmente lunga, però, non bastano le tavolette per prendere appunti, come nel caso della predica del venerdì santo: che è a tal punto commovente da confondere il pubblico e i riportatori. Fonti: a/ GIORDANO DA PISA, Quaresimale fiorentino 1305-1306 cit., pp. 410-11; b/ SAN BERNARDINO DA SIENA, Le prediche volgari, a cura di C. Cannarozzi, II, Pistoia, Tipografia A. Pacinotti, 1934, p. 310; c/ ID. Le prediche volgari, a cura di C. Cannarozzi, V, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1940, p. 381. a/Venerdì santo. La mattina predicò la Passione di Cristo secondo loanni, pur la storia [1]. A nona [2] predicò l lamento de la Donna [3] secondo le profetie de la Cantica [4] e de' profeti. Propuose queste parole de la Donna: «Fasciculus meus mirre dilectus mens mihi» [5]. Poi venne seguitando i detti e le risponsioni del Figliuolo e quelle del Padre, apresso quelle de la Chiesa e de le figliuole di Ierusalèm. Fuoro per auttoritadi e detti de la Bibbia l'una apresso l'altra: non la scrivo ché non ritenni quelle auttoritadi. Fece piagnere tutto 'l predicare maschi e femine, grandi e piccoli, e egli stava pur d'un snodo; non si mutò fiore egli, anzi parea alcun'otta che volesse fare sembianza di riso. Deo gratias. b/Io iscrittore non ne potei pigliare più per mancamento di tavolette dove copiavo. Finì di dire el resto delle dette undecime foglie [6] infino a che si partirono dal Sipolcro e tornoronsi in Gerusalem ch'era notte, e poi disse delle duodecime foglie belle cose, dell'andare al limbo. Amen. c/Lungo sarebbe a dire le parole, le lagrime e 'l dolere che vi concorse. Basti questo ad laude del nostro signore Gesù Cristo e della sua sancta passione. [1] Racconto evangelico. [2] Alle ore 15 circa. [3] La Madonna. [4] Il Cantico dei cantici. [5] «Il mio diletto per me è come un sacchetto di mirra». [6] Allusione al sistema di dividere una predica facendo riferimento a un'immagine (un albero e le sue parti). |
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Ultimo aggiornamento: 01/03/2006 |