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Didattica > Fonti > Predicazione e vita religiosa > III, 29 | |||||||||
FontiPredicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)a cura di Roberto Rusconi © 1981-2006 – Roberto Rusconi Sezione III - Gli ordini mendicanti e la pastorale ecclesiastica nel basso medioevo29. Lettere su un predicatoreEspulso dal Dominio veneziano, il frate domenicano Giovanni Dominici giunge a Firenze per predicarvi la Quaresima dell'anno 1400. L'arrivo di questo predicatore, uno dei più famosi del suo tempo, è molto atteso negli ambienti dei laici devoti fiorentini: i quali ne apprezzano in maniera particolare le prediche, come appare dalla fitta corrispondenza che si scambiano al proposito. Lo mostrano taluni brani delle lettere inviate al mercante pratese Francesco di Marco Datini, rispettivamente il 14 febbraio da una monaca, figlia del signore di Pisa, e, nel corso dell'anno 1400, dal notaio fiorentino Lapo Mazzei. Fonti: a/ N. ZUCCHELLI, La B. Chiara Gambacorti, Pisa, 1914, pp. 354-55; b/ LAPO MAZZEI, Lettere di un notaro a un mercante del secolo XIV, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1880, I, pp. 228, 316, 359, 228. a/So che el venerabile predicatore padre nostro fra Giovanni Dominici predica alla chiesa magiore costà questa quaresima. Però vi prego, e anco istringo per lo amor che in Cristo ci avete, voi udiate sue prediche, se siete che eschiate fuora: sanerannovi della anima e del corpo, sì perfetta vivanda sono le sue sante prediche. Credo abbia già incominciato a predicare le feste. Ora avete il modo di diventar tutto buono: nonne uditti mai niuno sì perfettamente insegnarlo a'gni condision di gente. b/E dicovi che sì fatto sermone non udì mai, né sì fatta predica. E di certo, gli amici di Dio pare ricomincino a montar su, a ispegnere questa vita de' poltroni chierici e laici. E dee predicar qui la quaresima; e viene da Vinegia, che tutto 'l mondo gli andava drieto. Pensate vi parrà udire uno de' discepoli di san Francesco e rinascere. Tutti o piagnavamo o stavamo stupefatti alla chiara verità che mostra altrui, come fa santa Brisida [1]. Qua predica spesso il beato fra Giovanni e dice cose di questa santa Natività di Dio, che e' trae l'anime vive dal corpo e tutto 'l mondo gli va drieto. Bene vorrei che l'udissimo insieme. E per certo la nave vostra, a modo di fra Giovanni, è di quelle che è stata molti anni in pelago, e in alto mare, senza entrar mai a porto; che sarebbe bisogno una volta metterla a terra, e racconciarla; altremente potrebbe annegare. Penso che, come figliuolo fedele che, corretto dal padre, ne fa di meglio, e di più il padre seguita, che andrete oggi a udire in Santa Maria Novella dopo nona, quella che è la volontà d'esso padre. E colla grazia di Dio, farete con l'opera, o in tutto o in parte, i suoi voleri. [1] Brigida di Vadstena, principessa svedese (morta nel 1373). |
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