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Didattica

Fonti

Predicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)

a cura di Roberto Rusconi

© 1981-2006 – Roberto Rusconi


Sezione III - Gli ordini mendicanti e la pastorale ecclesiastica nel basso medioevo

30. La predicazione apocalittica agli inizi del '400

Agli inizi del mese di ottobre del 1418 papa Martino V, in viaggio da Costanza a Roma, si imbatte nel Piemonte orientale in un movimento penitenziale suscitato dal domenicano Manfredi da Vercelli. Questi, rifacendosi a una interpretazione letterale delle previsioni dell'Apocalisse di san Giovanni, annuncia nelle sue prediche che l'Anticristo [1] è già nato e che la fine del mondo avverrà entro cinque anni. Il movimento, partito per raggiungere Gerusalemme, dopo essere passato per Bologna e Firenze, in realtà si esaurisce a Roma, in coincidenza con l'inizio dell'anno santo [2]. Rientra in questo modo nel contesto delle forme istituzionali della vita religiosa un moto suscitato dalla predicazione apocalittica di un frate: moto che ebbe tanta presa perché venne a cadere in un momento di crisi sociale ed economica e in una regione devastata dalla guerra.

Fonti: a/ PIETRO DI MATTIOLO, Cronaca bolognese, a cura di C. Ricci, Bologna, Romagnoli, 1885,pp. 296-97 (ristampa anastatica Bologna, Forni, 1969); b/ DOMENICO DI LEONARDO BONINSEGNI, Storia della città di Firenze dall'anno 1410 al 1460, Firenze, 1637, p. 14.


a/

MCCCCXVIIII una domenega che fo adì XVIIII del meze de marzo, venne in la citade de Bollogna più de doxento femene, pizole zuveni e vechie d'ogne fatta, tutte vestide de sotto de biancho, et de soura de cappa o de mantello negro con gli panexegli chiose denanci, che non si vedea se no un pocho del volto, le quali ogne mattina vignivano tutte inseme a la predegatione in san Piedro [3], e durò tutta quarexema, et odivano uno fra predegadore che alora gli predegava, ch'avea nome fra ..... E finida la quarexema questo frate preditto andò a predegare a sam Domenego one mattina, e queste donne sempre lo seguitavano a tutte le soe predegationi, et eragli fatto de gram lemoxene da molti persone, et erano per la mazor parte, de verso de Lombardia, et andavano tutte insieme doe a doe a modo che vanno gli religiosi in processione.

b/

In questi tempi capitò in Firenze un santo, e divoto religioso lombardo, dell'ordine de' frati Predicatori di San Domenico, nominato frate Manfredi, al quale andavano dietro circa 400 anime fra maschi e femmine, vestiti del habito del terz'ordine di San Domenico col mantello, e cappuccio nero, e la tonica, o cioppa bianca: e ciò facevano per devozione che havevano alle sue prediche, e vivevano in gran penitenza del sudor loro, lavorando d'ogn'arte; e furono veduti dal Papa con assai sdegno, et harebbegli più perseguitati, se non fusse stato l'aiuto che hebbono dalla Signoria, e da' nostri cittadini. Di poi come il Papa fu a Roma gli fece citare ad andare là: e loro subito ubbidirono lietamente, dicendo che andavano al martirio: e fecesi a Roma di loro grand'esaminazione. Non fu trovato né nel frate, né in loro difetto alcuno: e però il Papa diè loro certo luogo in Roma, e separò il frate da loro: e lui, e loro consumarono i loro dì in quella santa vita insino alla morte, solamente gli fu posto a biasimo che nelle sue prediche affermava, che Anticristo era nato, et era grande: e quelli suoi seguaci affermavano, che detto frate Manfredi dovea esser Papa.

[1] Personaggio dell'Apocalisse, il cui avvento è atteso per il periodo che precede la fine del mondo.

[2] L'anno del giubileo, che è l'indulgenza plenaria concessa ai pellegrini che si recano a Roma quando lo si celebra (dapprima ogni 50 anni, ora ogni 25).

[3] La cattedrale di S. Petronio.

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Ultimo aggiornamento: 01/03/2006