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Didattica

Fonti

Predicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)

a cura di Roberto Rusconi

© 1981-2006 – Roberto Rusconi


Sezione III - Gli ordini mendicanti e la pastorale ecclesiastica nel basso medioevo

31. Le donne alla predica

Predicazione, letteratura volgare, donne devote: tre termini che si ricollegano con estrema frequenza. Grandi predicatori e direttori spirituali scambiano con queste pie donne interi epistolari, e spesso scrivono per loro appositi libriccini di devozione, nello stesso tempo catechismo e istruzione morale, manuale per confessarsi e comunicarsi e avviamento alla preghiera. Al frate agostiniano Girolamo da Siena (morto nel 1420) si deve l'opuscoletto intitolato Il soccorso dei poveri, in cui si occupa in particolare della frequenza alle chiese e quindi alle prediche: ed è interessante vedere con quale atteggiamento si suggerisca al laicato devoto di assistere alle prediche e vi si ricordi l'importanza di mandare a memoria ciò che più «abbisogna» alla vita religiosa.

Fonte: Scrittori di religione del Trecento. Testi originali cit., pp. 312-13.


Capo XXVII.

Dell'andare alla chiesa, e in che chiese si conversi più; e dell'andar per via.


La mattina per tempo, se t'è prestato tempo e libertà, con timore e reverenzia di Dio moverai e tuoi passi verso la casa di Dio; e prima onorerai la tua chiesa col'offerta e visitazione personale, e spezialmente le domeniche e le grandi festività. Ma pure, la conversazione cotidiana sia in quelle chiese nelle quali vedete più frequentemente e più divotamente laudare Iddio, e dove trovate cherici o religiosi di migliore vita e di più sano consiglio, e dove più spesso e più frequentemente prendete el dolce pasto della sementa del divino sermone; non prendendo per questo né conoscenza né dimestichezza con alcuna persona, cherico o religioso che sia, quantunque siano perfetti e di buona vita.

Andando alla chiesa, uscite che sarete di casa nel nome della Santissima Trinità, làsciati dietro tutti gli altri pensieri e tutti gli pensieri di tua casa e famiglia, e per la tua via sì ti poni in cuore di contenere gli occhi tuoi dalle vane visioni delle vanità del mondo, e va con gli occhi bassi e col viso rimesso e vergognoso.

E non andare trista per la via, come gl'ipocriti, né ardita con destri passi e leggiadre andature; ma tieni la via di mezzo, e pensa debitamente tu onori Dio, el quale tu hai a vedere e udire nella casa sua.


Capo XXVIII.

Del modo che si debbe tenere in chiesa, in diversi tempi.


Nella chiesa entrate, non come quelle vane femmine che tutti i mercati e vicinati e parentadi e amicizie ritruovano nella chiesa di Dio; ma state sole, e divote, e con perpetuo silenzio, non facendo vista di conoscere né frati né preti né uomini né donne, ma ponetevi a orare.

E prima satisfate a Dio, se niente avete a rimettere di vostre Ore [1] o divozioni ordinarie, espettando con silenzio e timore el prete che debbe udire e tuoi peccati o dire messe o divino Uficio che si debba celebrare, o divina parola che per predicazione si debba celebrare.

Nelle predicazioni istarete attente, non giudicando el predicatore, ma notando e scrivendo nelle vive tavole del cuore quelle parti della dottrina, di che vi pare più abbisognare di tenere a mente.

Alla messa starete con molta devozione, stando d'accesso dell'altare. E per reverenzia non v'appressate mai troppo all'altare né al prete né a niuno strumento sacro e consacrato, ma sempre abbiate timore che 'l toccare non fosse piuttosto contaminare tanta e sì preziosa dignità.

E non seguitate molti atti che fanno diverse persone, siccome molti che corrono come pazzi per vedere l'Ostia consacrata: molti, se non s'appressano, non pare loro giovi; molti, mentre l'uno prete tiene in mano l'Ostia consacrata, et essi si partono e vanno a quello che la leva più in alto; alquanti, mentre che si predica, si partono e vanno a vedere el Corpo di Cristo. Alquanti colle mani tutti si ricercano. Alquanti si fanno con le mani sconvenevoli picchiamenti di petto, con smisurati sospiri. Alquante insipienti femmine, nel mezzo del popolo, quando siede alla predica, istanno levate in orazione. Alquanti si tengono le mani strette alle mascelle, quando el prete dice el paternostro. Alquanti scrivono certi brievi [2], quando si canta certo Evangelio.

O anime, stoltissime sono queste cose. Ma voi state composte, e vedete e udite, quello che potete per la chiesa, non partendovi dal luogo dove siete usate e consuete di stare, perciò che la invisibile virtù del Sacramento non consiste nella corporale visione, ma nella mentale e devota contemplazione.


[1] Libro di preghiere ad uso dei laici, da recitare in corrispondenza delle ore canoniche, secondo il modello dell'ufficio divino recitato dai chierici.

[2] Brevi, amuleti cui si attribuivano effetti magici, che consistevano in striscie di carta o di pergamena, recanti frasi della Bibbia.

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Ultimo aggiornamento: 01/03/2006