Logo di Reti Medievali 

Didattica

spaceleftMappaCalendarioDidatticaE-BookMemoriaOpen ArchiveRepertorioRivistaspaceright

Didattica > Fonti > Predicazione e vita religiosa > IV, 8

Fonti

Predicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)

a cura di Roberto Rusconi

© 1981-2006 – Roberto Rusconi


Sezione IV - La predicazione evangelica e la Riforma protestante in Italia

8. Letterati umanisti e predicatori ignoranti

Nei decenni a cavallo tra la fine del '400 e gli inizi del '500 si moltiplicano le facili ironie e gli attacchi scandalizzati dell'élite intellettuale, che coltiva gli studi umanistici, nei confronti della predicazione in volgare al popolo: si va dalle accuse, fin troppo facili, di non osservare nelle prediche le regole della retorica classica, greca e latina, alla rilevazione della povertà culturale di una predicazione stentatamente ripetitiva. I predicatori dell'ordine dei frati minori osservanti (detti anche «zoccolanti») non sono in fondo diversi da quei dotti che fanno ostentata, e inutile, mostra della loro conoscenza dell'opera grammaticale di Alessandro de Villadei [1].

Fonte: V. CALMETA, Prose e lettere latine edite e inedite (Con due appendici di altri inediti), a cura di C. Grayson, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 1959, p. 39.


Procede alcuna volta da poco giudicio, sì come in molti pedanti tutto 'l giorno si comprende, i quali, per mostrar che abbiano lettere, non solo di quelle fuor di tempo e luogo ragioneranno, ma con le donne e co' volgari parleranno latino, come se in cattedra a legger Dottrinale si ritrovassero. Medesimamente molti religiosi, e in specialità i frati de' zoccoli; i quali con le lor prediche nella sacchetta non solo monteranno in pergamo le domeniche di maggio o di carnovale, ma in ogni luogo dove giungeno con quattro auttorità che hanno imparate, subito ti cominceranno a dichiarare i Fioretti di S. Francesco, o li miracoli di Frate Jacopo della Marca [2], o le prediche del Beato Amadeo [3], o qualche altra pinzochereria[4] che t'importuna e infastidisce.

[1] Alessandro di Villedieu-les-Poêles in Normandia, grammatico (nato nel 1150 ca.).

[2] Giacomo da Monteprandone nelle Marche, dell'ordine dei frati minori osservanti (morto nel 1476).

[3] Frate Amedeo Menez da Silva.

[4] Bigotteria.

© 2000
Reti Medievali
UpUltimo aggiornamento: 01/03/2006