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Didattica |
FontiPredicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)a cura di Roberto Rusconi © 1981-2006 – Roberto Rusconi Sezione IV - La predicazione evangelica e la Riforma protestante in Italia15. Il rinnovamento episcopale e la predicazione dei parrociIl vescovo di Verona, Gian Matteo Giberti, espone al Consiglio dei Dieci della repubblica di Venezia i punti essenziali del suo operato: tra essi rientra l'idea di fare della predicazione una attività normale, periodica, imprescindibile, del clero in cura d'anime e soprattutto dei parroci. Fonte: A. PROSPERI, Tra evangelismo e controriforma. G. M. Giberti (1495-1543), Roma, Edizioni di «Storia e letteratura», 1969, p. 240. Al Consiglio dei Dieci. Di far leggere, et predicare utilmente non in un loco, né in un tempo, ma sempre dal capo alla fine dell'anno, mattina, et doppo vespero [1] in tutte le chiese de relligiosi, et la maggior parte delle Parochie […]. Di far che non confessi, se non chi deve confessare et sia idoneo. Che ci sia chi legga quotidianamente cosa conveniente alli sacerdoti, perché sappiano meglio far lo offitio suo. [1]Funzione liturgica della sera. |
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Ultimo aggiornamento: 01/03/2006 |