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Didattica > Fonti > Predicazione e vita religiosa > IV, 28 | |||||||||
FontiPredicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)a cura di Roberto Rusconi © 1981-2006 – Roberto Rusconi Sezione IV - La predicazione evangelica e la Riforma protestante in Italia28. Le prediche di Ochino: criptoprotestanti o evangeliche?Nel 1540 Bernardino Ochino tenne una predica, la seconda domenica di Avvento, a Siena. Di essa un contemporaneo ci ha lasciato un breve sunto frammentario, molto oscuro, in cui i temi trattati e le immagini adoperate non trovano corrispondenza nel resto della predicazione precedente di Ochino. L'argomento della predica è ricollegato alla situazione religiosa senese di quegli anni, dopo la predicazione di Agostino da Treviso sulla predestinazione (doc. 24) questo può spiegare perché talune espressioni, per noi oscure o volutamente rese tali da Ochino, fossero perfettamente comprensibili per i contemporanei, inquisitori o filo-protestanti. Fonte: R. BELLADONNA, Alcune osservazioni intorno al sunto di una predica sconosciuta di Bernardino Ochino, in «Critica storica», 14, 1977, pp. 149-50. Sunto d'una predica del reverendo padre frate Bernardino Ochini senese, del ordine de frati Cappuccini di sancto Framcesco, fatta nel Duomo il giovedì dipoi la seconda domenica del Advento di questo presente anno 1540, sopra l'otio. Mostrò nel principio de la predica il padre frate Bernardino, fra le divine qualità, essere la iustitia infra i primi luoghi, la quale alhora si vedeva acompagnata con la misericordia, quando chi haveva a riportar supplicio si emendava: il che non accadeva a quel ribaldo, che egli la mattina innanzi haveva detto che, volendo salvarci, era necessario sbandire et da la città nostra et da noi stessi, imperoché quello sempre più stimato stava, continuamente da chi lo riceveva era più accarezzato; onde non essendo degno di misericordia conveniva discacciarlo. Pigliando dipoi da Dio il principio, disse che la santissima Trinità era sempre in continua operatione, et che lo etterno padre in ogni istante […]. |
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