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Didattica > Fonti > Predicazione e vita religiosa > IV, 39 | |||||||||
FontiPredicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)a cura di Roberto Rusconi © 1981-2006 – Roberto Rusconi Sezione IV - La predicazione evangelica e la Riforma protestante in Italia39. Accattoni e predicazione clandestinaNel corso della sua confessione resa all'inquisitore di Udine il 21 gennaio 1567, l'artigiano veneziano Marcantonio Varotta riferisce di una curiosa figura di predicatore plebeo, probabilmente legato alle comunità anabattiste del Veneto. Mutilato per reati comuni e per le sue convinzioni religiose, approfitta della sua condizione di accattone per girare questuando l'Italia e per predicare nascostamente le idee riformate. Fonte: CACCAMO, Eretici italiani cit., pp. 204-5. Poi da Padova andai a Milano a far carnovale, e in quel viaggio per strada ritrovai in Piacenza alla ostaria in casa della Rossina un Marco delli taffettadi sartor [1] di Venezia, che ha cavati gli occhi e tagliata una mano per monetario [2], il quale me disse ch'era condennato ad esserli cavato un occhio solo, ma perché fu sentito a predicare ereticamente nelle prigioni dei signori capi, dice che li furono cavati tutti doi gl'occhi; e lui me disse che l'era stato in Siena e stato nel monastero di S. Paulo, ed è monasterio di monache, e che lì avea predicato la verità e che avea fatto profitto, e che così andava per tutti li monasterii de monache per la Lombardia, sotto pretesto di domandare l'elemosina. E sotto quell'umbra, quando gl'era data la commodità, disse che gli predicava di cose eretiche, ma non però me disse che avesse fatto profitto altrove. [1] Sarto in tessuti di seta. [2] Spacciatore di moneta falsa. |
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