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Didattica |
FontiPredicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)a cura di Roberto Rusconi © 1981-2006 – Roberto Rusconi Sezione V - La Controriforma e il concilio di Trento18. La cultura. del clero nel primo concilio provinciale milanese (1565)Per assicurare l'applicazione dei decreti approvati al concilio di Trento, due anni dopo la sua conclusione, nel 1565, Carlo Borromeo, vescovo di Milano, convoca una riunione di tutti i vescovi della provincia ecclesiastica milanese. Tra le disposizioni approvate in quella sede, riportiamo quelle relative alla cultura e alla formazione del clero diocesano: strumento importante, se si voleva che sostituisse i religiosi nella predicazione. Ancora una volta vi ritroviamo testi ben noti, come la Regola pastorale di Gregorio Magno, la Somma morale di Antonino da Firenze come manuale per amministrare la confessione, e per predicare una semplice raccolta di omelie. È probabile che al clero fosse chiesto semplicemente di ripeterle dal pulpito. Fonte: Acta Ecclesiae Mediolanensis, a cura di A. Ratti, II, Milano, 1890, col. 68; tradotto in M. MARCOCCHI, La riforma cattolica. Documenti e testimonianze, II, Brescia, Morcelliana, 1970, pp. 46-47. Quali libri devono essere sopratutto letti dai chierici. I chierici, quando avranno raggiunto i quattordici anni, affinché possano sempre meditare la legge del Signore, dalla quale dipende il loro destino, abbiano se non un grande numero di libri sacri, almeno il Vecchio ed il Nuovo Testamento, il Catechismo romano non appena sarà pubblicato, il Concilio tridentino, queste nostre Costituzioni e quelle del proprio Vescovo, il Calendario dei giorni festivi che i Vescovi ogni anno cureranno di pubblicare nelle loro diocesi. I parroci, affinché possano conoscere i riti della Chiesa ed esercitare rettamente la cura d'anime, oltre ai libri sopra menzionati, si procurino anche una raccolta di omelie, da scegliersi da parte del Vescovo, la Somma morale di Antonino da Firenze o un'altra scelta dal Vescovo, e quei libri che il Vescovo comanderà loro di leggere. Esortiamo inoltre affinché con assiduità si dedichino alla lettura della Regola pastorale di Gregorio Magno e dell'opera Sul sacerdozio di Giovanni Crisostomo [1]. [1] Padre della chiesa (morto nel 407). |
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Ultimo aggiornamento: 01/03/2006 |