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Didattica > Fonti > Stato e società nell'ancien régime > II, 12

Fonti

Stato e società nell'ancien régime

a cura di Angelo Torre

© 1983-2006 – Angelo Torre


Sezione II - I tentativi di riorganizzazione amministrativa e la loro crisi (1520-1560 circa)

12. La politica degli espedienti finanziari nel caso spagnolo

Il documento che qui si pubblica fa parte della innumerevole serie di arbitrios (pareri) richiesti da Filippo II a consiglieri di fiducia nella congiuntura immediatamente successiva alla bancarotta del giugno 1557. Protagonista anonimo è dunque un giurista degli ambienti di corte, vicino o probabilmente membro del Consiglio delle finanze. Il momento è delicatissimo, poiché la sofferta decisione di sospendere i pagamenti ai creditori, ha determinato un'immediata, anche se temporanea, interruzione dei prestiti. Questa induce una parziale e altrettanto temporanea correzione delle forme di credito, con una forzosa tendenza all'uso di espedienti. Quelli che qui si elencano, una parte esigua di tutti quelli suggeriti in quei mesi e nella stessa relazione dalla quale il documento è estratto, sono tra i più diffusamente usati per tutto il Cinquecento, e hanno il pregio di sottolineare le profonde saldature tra apparato statale e stratificazione sociale. Ci si rivolge infatti alle élites locali, sia pure ai diversi gradi della gerarchia sociale stuzzicando le singole strategie del prestigio (e in base alle stesse si valutano le reali possibilità di realizzazione immediata e profittevole dell'espediente). Essenzialmente tali espedienti consistono nella vendita di cariche e dignità gentilizie (hidalguías), nella vendita di titoli nobiliari, nella ricerca di prestiti e di soluzioni al problema della restituzione, sia pure dilatata nel tempo, dei prestiti fino allora concessi dai finanzieri. È tuttavia caratteristico il criterio in base al quale l'arbitrísta sostiene di aver elaborato il proprio progetto: la «giustificazione», o giustificabilità, degli espedienti. Essa è particolarmente cara a un sovrano come Filippo II che, a differenza dei successori e dei loro ministri seicenteschi, si dimostra profondamente legato al rispetto almeno formale dei diritti e delle consuetudini politiche dei propri popoli.

Fonte:: M. DANVILA Y COLLADO, El poder civil en España, Madrid, 1885, 5 voll, vol. V, pp. 364-80, doc. n. 116.


Relazione diretta a Sua Altezza il 26 luglio 1557 intorno alla maggior parte degli affari di stato


[…] In quanto agli espedienti e mezzi […] si parlò fra i membri del Consiglio delle Finanze di tutti i mezzi ed espedienti occorrenti per portar soccorso a Vostra Altezza in tanto grande e istantanea necessità, e si discusse di ciò con il presupposto che è vostro desiderio adottare le scelte più giustificate e di minor danno e pregiudizio possibile […].

Per quanto concerne la vendita delle hidalguias il pregiudizio della terza parte di carichi supplementari che vengono a gravare sugli altri sudditi e lo scrupolo di coscienza che ne deriva, oltre naturalmente all'indegnità del trasmettere la nobiltà attraverso il denaro e al genere di persone che a ciò sono interessate, io credo che sia giusto utilizzarla regolarmente, e a maggior ragione in situazioni come questa […] nella quale, non essendovi possibilità di ristorare le finanze in altro modo, si ritiene giusto usare questo mezzo e anche altri dai quali può risultare danno ai vostri vassalli o ad alcune parti di essi, come in questo caso i contribuenti; anche se va detto che tale danno deriva loro dall'insieme di tutti i diritti tributi e imposizioni esistenti nel regno, solo alcune delle quali hanno un sostegno e un'autorizzazione fondata, e traggono origine dalla giustizia, e in particolare il servizio (delle Cortes), al quale nuoce certamente l'aumento delle hidalguias esenti […].

Rispetto alle baronie, dovendosi concederle a figli di cavalieri o persone che posseggano feudi o terra nobile come comanda Vostra Altezza, la loro vendita sarà di poco o nessun frutto per il fatto che persone di tale qualità non desiderano affatto entrare in possesso di un simile titolo di onore e riterrebbero anzi lesivo dell'onore medesimo, anziché un titolo di merito, averlo ottenuto con il denaro, e in realtà questa proposta era stata fatta facendo riferimento particolare per alcune persone molto ricche non provviste di titolo di cavaliere e che, in virtù della loro condizione e del loro genere di vita hanno vergogna di acquistare direttamente un'hidalguía, così si pensava di coprire con l'etichetta baronale la realtà di un titolo di cavaliere, e in questo modo cavar loro maggior quantità di denaro […].

Per quanto riguarda le legittimazioni di figli di ecclesiastici, le si era pensate in generale, a prescindere dal fatto che i genitori siano o meno hidalgos e, poiché finora non si è presentato nessuno, si comincia a pensare che siano in pochi a possedere tanto denaro […].

La vendita di vassallaggi e giurisdizioni presenta invece qualche difficoltà, poiché ci si è accorti della differenza di potere che la vostra missiva fa tra comunità che si possono infeudare e comunità che appartengono al vincolo della Corona (e sono quindi inalienabili), mentre quelle che qui si riteneva possibile mettere in vendita appartengono tutte al regno di Granada, nel quale è opinione comune che vi siano solo comunità appartenenti direttamente alla Corona […].

Riguardo all'aumento del numero di uffici municipali e di cancelleria, prima ancora che la notizia fosse pubblica si presentò tanta gente e se ne sono venduti di quei tanti che, al momento di ricevere la vostra lettera si era già quasi fatto fuori tutto, ed è stato un affare di grande profitto […] in ogni caso si è proceduto ad ampliare gli uffici di scrivano e di procuratore di tribunale e gli uffici dei capitoli e delle municipalità [..] e per quanto riguarda la cancelleria è chiaro che l'aumento danneggia quelli che le hanno comprato in precedenza, poiché limita il profitto delle mance […] ma tali ufficiali possono provare molta ragione nel sentire l'oltraggio, ma poca nell'avanzare pretese contro l'ingiustizia e l'aggravio […].

Rispetto alla terre comunali (baldíos), in quanto al fondamento giuridico e alla ragione giustificativa ci si deve rifare all'origine di tali terreni e al diritto e al titolo che le comunità tengono su di essi […] e quanto al profitto che se ne può ricavare viene giudicato di grande entità e si può ben sperare per il presente come per il futuro […] e poiché Vostra Altezza desidera i mezzi giustificabili e redditizi, questo risponde ai requisiti richiesti, poiché si tratta di una soluzione nuova, non sono in gioco poteri e giurisdizioni lesive della vostra autorità, e finora è del tutto sconosciuta […] perciò mi pare che la si possa porre in esecuzione.

In quanto alla richiesta di prestiti dall'alta nobiltà e dai prelati e dai cavalieri e da altre persone particolari o da corporazioni […] è parere che a parte alcuni ricchi prelati con cui del resto esistono già trattative avviate […] con gli altri non è neppure il caso di saggiare il terreno poiché se ne conosce la poca disponibilità pecuniaria e il poco frutto che se ne caverebbe.

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UpUltimo aggiornamento: 01/04/2006