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Fonti

Stato e società nell'ancien régime

a cura di Angelo Torre

© 1983-2006 – Angelo Torre


Sezione II - I tentativi di riorganizzazione amministrativa e la loro crisi (1520-1560 circa)

18. II reclutamento del personale: gli organi del governo centrale spagnolo

La monarchia spagnola, e fin dalle Cortes di Toledo, è certo la prima a dotarsi di un organismo centrale di governo almeno parzialmente sottratto all'influenza delle famiglie più importanti dell'aristocrazia, e popolato di giuristi potenzialmente fedeli al re. L'istantanea che Galindez de Carvajal ce ne dà nei primi anni del regno di Carlo V — in ogni caso anteriore al settembre 1523, quando Vargas, qui ancora presente, cadde in disgrazia e morì in circostanze non chiare — se non ne rivela la struttura e le funzioni, almeno ne fa emergere le tensioni interne, attraverso una galleria di brevi e gustosi ritratti. Emergono in ogni caso i caratteri da Chabod attribuiti a queste prime generazioni di funzionari statali: i legami personali col sovrano fan sì che i vincoli che li uniscono al sovrano siano essenzialmente fondati sulla lealtà e sulla fedeltà. L'insistere di Carvajal sulle origini dei personaggi dei quali riferisce al sovrano, e i toni peculiari di tale insistenza, sono altrettanto rivelatori dell'attenzione alla purezza etnica del lignaggio di origine: di ognuno dei consiglieri si sottolinea l'eventuale legame con gli ambiti giudaici castigliani. Da questo punto di vista sociologico, il Consiglio ci appare dunque come un corpo popolato di «uomini nuovi», mentre la nobiltà non è presente che attraverso due o tre elementi, del resto dotati di cultura giuridica. Tra i primi spiccano almeno due categorie. Una è rappresentata da mercanti e banchieri in qualche misura presenti all'interno del Consiglio, o da giuristi che rappresentano precisi gruppi corporati, quali la Mesta; l'altra e non meno significativa, è rappresentata dal licenciado Vargas, appartenente, in qualità di tesoriere del regno, a quel ristretto gruppo di «signori assoluti» dell'amministrazione delle finanze.

Fonte: Colección de documentos inéditos para la historia de España cit., vol. I, pp. 122-27.


Informativa fatta all'imperatore Carlo V da Lorenzo Galindez de Carvajal sulla composizione del Consiglio di Sua Maestà


Quelli che ora fanno parte del Consiglio del Re, assenti come presenti, e il ruolo che ciascuno tiene nel suo buon governo, sono in tutto i seguenti. Il Presidente è uomo di buon lignaggio gentilizio da entrambe le linee di ascendenza, poiché appartiene ai Rojas e Manriques: è fedelissimo, dalle mani pulite per quanto un uomo può esserlo, preoccupato della giustizia […]. Credo che non si possa desiderare persona migliore e più adatta all'ufficio.

Il dottor de Oropesa non partecipa alle sedute del Consiglio, è molto anziano e malato. È uomo integro e fedele, di grande esperienza, che godeva la totale fiducia della regina Isabella, e non si preoccupò mai di acquisire vescovati o altre rendite, nonostante che gli fossero offerte a svariate riprese […]. È un «vecchio cristiano» di famiglia comune.

[…]

Il licenciado Sanctiago è persona di buona condizione e uno dei membri da più tempo presenti nel Consiglio; è puro da parte di padre, e da entrambi i rami proviene da possidenti. Non ha molta esperienza degli affari, poca cultura e autorità. Si schiera col presidente.

[…] Il dottor Palacios Rubios è un grande giurista, della massima esperienza nei problemi del governo. È puro, poiché proviene da famiglie di possidenti. È molto vecchio e infermo, non può prender parte alle riunioni. È molto influenzabile, e non ha opinioni che non siano quelle dei suoi amici, dal che derivano danni agli affari del regno. Deve perciò esser trovato un rappresentante della Mesta, di cui egli si occupa ufficialmente, poiché su di lui non si può più far affidamento, ed è problema della massima importanza per il regno.

Il licenciado Vargas è di sangue puro almeno per quanto riguarda il lignaggio paterno, e dimostra tanto interesse per qualsiasi problema che spesso la sua intelligenza si confonde con la malizia. Detiene tante cariche, che da solo riceve stipendi pari a quelli di tutti gli altri membri del Consiglio messi insieme. Prima d'ora prendeva parte alle riunioni solo quando voleva sottoporre materie da cui traeva qualche profitto, per sé o per i suoi amici o per i suoi clienti […]. Nella finanza ha mostrato molta cupidigia, e rispetto al poco che possedeva prima ha in breve tempo ammassato e dilapidato tanta ricchezza che pare impossibile a un uomo solo. Della onestà della sua persona si dice che abbia oltrepassato i limiti durante l'assenza di vostra Maestà.

Il licenciado Aguirre è di sangue puro perché è hidalgo e faceva parte dell'Inquisizione […].

Il dottor Cabrero è di media cultura, ha discreta esperienza, e in alcune cose dimostra di essere zelante della giustizia. Non è nativo del regno. Si dice che con certezza abbia ascendenze giudaiche […].

Il licenciado Quolla è un buon diavolo, amico dei suoi amici […].

Il dottor Tello è uomo di buon lignaggio gentilizio, ha molta cultura. È vero che si sente dire che ha sangue giudaico, ma non credo che sia vero e in ogni caso non lo so con sicurezza. Qualche sospetto sulla purezza delle sue mani lo ingenera il fatto che in pochissimo tempo abbia accumulato una fortuna tanto vasta, siccome è giunto a detenere una delle tesorerie. Deve rinunciare o al posto di consigliere qui o al Consiglio degli Ordini; non può detenere insieme entrambe le cariche, oltre a quella di tesoriere.

Il procuratore fiscale Pero Ruiz è un buon ufficiale, di sangue puro. L'altro si chiama Prado, ed è nipote di una donna condannata dall'Inquisizione. È una vergogna che una persona simile faccia parte del Consiglio.

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UpUltimo aggiornamento: 01/04/2006