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Strumenti Pietro Corrao - Paolo Viola, Premessa I. Passato e presente. Il tempo e la causalit
II. Relativit. La storia come scienza sociale
III. Fare storia. Spiegazione e narrazione
IV. Verit e punti di vista. Il confronto con le fonti
V. Interpretare. Concetti, modelli, periodi
VI. Medioevo. Un patrimonio genetico
VII. L'et moderna. Il trionfo europeo
VIII. L'et contemporanea. Massificazione e declino europeo
Il volume nasce dalla didattica ed destinato alla didattica. La sua origine un corso dedicato agli "Aspetti epistemologici della storia" nella Scuola di Specializzazione per l'Insegnamento dell'Universit di Palermo: gli autori, storici di diversa formazione e competenze, hanno voluto riflettere su come proporre un discorso necessariamente sintetico sulla natura, sui caratteri e sui problemi propri della conoscenza storica, al di l delle specializzazioni disciplinari e cronologiche e di presentare in un unico quadro sia la logica che guida il ragionamento storico, sia una riflessione sulle linee generali della storia europea dal medioevo all'et contemporanea. Il risultato della rielaborazione di quell'esperienza questa introduzione agli studi storici, che ambisce ad essere adeguatamente generale per rispondere alle esigenze di chi intraprende tali studi, ma anche di chi intende riprendere e sistematizzare studi gi compiuti, ma che non avevano compreso una specifica riflessione metodologica ed epistemologica, o l'aggiornamento sulle interpretazioni pi recenti dei maggiori temi della storia europea. Non intende essere un discorso compiuto ed esaustivo di filosofia della storia, n un manuale di storia della storiografia, n offrire una trattazione tecnica degli aspetti metodologici della ricerca. Forse per aspira ad essere al tempo stesso tutte queste cose; e non rinuncia ad entrare nel merito della definizione e della revisione dei concetti centrali che organizzano la peculiare esperienza storica europea. Il testo quantitativamente contenuto per offrire un manuale introduttivo che non appesantisca eccessivamente anche corsi brevi o brevissimi, come quelli previsti dall'attuale ordinamento degli studi universitari, senza rinunciare a presentare contenuti complessi. Questa sfida, proposta anche dalla nuova organizzazione degli studi universitari, va raccolta per non limitare la proposta didattica a compendi banalizzanti. Ci pu essere una risposta alla crisi del ruolo dello studio della storia nel modello culturale, fortemente orientato in senso professionalizzante, che si delinea nella scuola e nell'universit italiana. In esso la storia appare in pericolo, e da questo pericolo minacciata anche la memoria collettiva. In un momento in cui le funzioni di legittimazione del presente e di costruzione dell'identit collettiva sembrano orientarsi verso il criterio dell'efficienza realizzatrice e dell'autorappresentazione compiaciuta pi che affidarsi come in passato a quello dell'autorevolezza derivante dall'antichit, lo scopo della consapevolezza storica rischia infatti di smarrirsi. L'integrazione dei tradizionali studi di storia con una preliminare interrogazione sul senso, sulle modalit e sugli scopi della conoscenza storica pu contribuire a ricostruire i significati della disciplina e a restituirle un ruolo nella formazione umanistica. Pietro Corrao insegna Storia medievale nell'Universit di Palermo. E' autore di numerosi studi fra i quali il volume Governare un regno. Potere, societ e istituzioni in Sicilia fra Trecento e Quattrocento, Liguori, Napoli 1991. E' co-fondatore e redattore di Reti Medievali. Paolo Viola insegna Storia moderna nell'Universit di Palermo. Studia il Settecento e la Rivoluzione francese ed autore, fra l'altro, dei volumi Il trono vuoto. La transizione della sovranit nella rivoluzione francese, Einaudi, Torino 1988; e Il crollo dell'antico regime. Politica e antipolitica nella Francia della Rivoluzione, Donzelli, Roma 1993. |