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Didattica > Fonti > La società urbana nell’Italia comunale > II, 1

Fonti

La società urbana nell’Italia comunale (secoli XI-XIV)

a cura di Renato Bordone

© 1984-2005 – Renato Bordone


Sezione II – Le funzioni

1. Centralità, principale funzione urbana

Si è soliti definire «funzione urbana» l'insieme di funzioni che la città, per le sue caratteristiche topografiche e strutturali, svolge nei confronti dell'area da essa dipendente, creando una vera e propria rete di relazioni della quale la città appare come il «punto centrale». Di tale centralità urbana, caratteristica delle città comunali dell’Italia settentrionale (la «Lombardia» del Medioevo), sembra già manifestare coscienza alla metà dei XII secolo un osservatore straniero come Ottone di Frisinga, zio del Barbarossa e cronista delle sue gesta. Lo colpisce infatti la totale suddivisione del territorio fra aree di influenza cittadina (chiamate con l'antico nome di comitatus), l'esercizio su di esse dell'autorità politica e l'efficienza che un sistema del genere riusciva a raggiungere, consentendo alle città lombarde di essere le più ricche e le più potenti fra tutte le città conosciute.

Fonte: OTTONIS EPISCOPI FRISINGENSIS ET RAHEWINI Gesta Frederici seu rectius Cronica, a cura di F. J. Schmale, Darmstadt, Wissenscbafftliche Buchgesellschaft, 1965, 11, 14, pp. 308-9.


Poiché tutto il territorio della Lombardia è interamente suddiviso fra le città, ciascuna costringe gli abitanti della diocesi a sottomettersi a esso e a malapena si può rintracciare in un'area così vasta un personaggio nobile o potente che non sottostia all'autorità della sua città. Hanno anzi la consuetudine di definire ciascun territorio sottoposto alla loro autorità «comitato» della città. Affinché non venga meno il mezzo per controllare gli abitanti di quest'area non disdegnano di elevare al rango cavalleresco o alle più alte cariche del governo giovani di condizione inferiore o qualche lavoratore di disprezzabili attività artigianali che le altre popolazioni tendono lontano come la peste dalle occupazioni più dignitose e liberali. Da ciò ne consegue che le città lombarde sono però di gran lunga più grandi di tutte le altre città dei mondo per ricchezza e potenza.

© 2000
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UpUltimo aggiornamento: 01/03/2005