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Didattica > Fonti > La società urbana nell’Italia comunale > II, 23

Fonti

La società urbana nell’Italia comunale (secoli XI-XIV)

a cura di Renato Bordone

© 1984-2005 – Renato Bordone


Sezione II – Le funzioni

23. Gli Ordini mendicanti e la città

Nel XIII secolo in tutte le città italiane si assiste al diffuso fenomeno dell'insediamento cittadino di un nuovo genere di religiosi: non è più il tradizionale clero secolare, legato al vescovo e alle chiese più antiche della città né il vecchio Ordine monastico benedettino, ma si tratta di un'istituzione religiosa di recente fondazione rappresentata dagli Ordini cosiddetti «Mendicanti», in special modo Francescani e Domenicani, che hanno deliberatamente scelto l'ambito urbano come obiettivo della loro predicazione. Nei suoi scritti lo stesso Bonaventura da Bagnorea, francescano, enuncia i motivi ideali di tale scelta.

Fonte: BONAVENTURAE Opera omnia, VIII: Opuscola mystica, Ad Claras Acquas, 1898, pp. 340-41.


Perché i frati risiedano più frequentemente in città e nei centri abitati.

DONUNDO: dal momento che i religiosi con maggior frequenza amano allontanarsi dal rumore del mondo e abitare in solitudine, come mai voi siete invece più soliti abitare nelle città e nei centri abitati, come se preferiste vivere in modo più inquieto e meno devoto?

RISPONDO: tre sono le cause principali per le quali siamo soliti abitare in mezzo alla gente; la prima è per la loro edificazione, per essere cioè più prontamente vicino a loro quando richiedono a noi penitenza e consigli di salvezza, e per dare un esempio della nostra buona predicazione. […] La seconda causa è per la necessità di generi alimentari, perché non troveremmo in luoghi disabitati chi ci fornisce l'indispensabile per vivere, dal momento che non possediamo nulla. Anche gli estranei che venissero da noi per un consiglio, siccome non si può consigliarli e subito mandarli via, sarebbero costretti a essere ospitati con frequenza e in molti casi non potremmo dare loro assistenza, per la preoccupazione di non poterli mantenere a causa della nostra povertà. La terza causa è per difesa, poiché se abitassimo lontano dalla gente non potremmo difendere dai ladri, dai predoni e da coloro che servono i potenti né libri, né calici, né vesti né altro necessario per vivere.

© 2000
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UpUltimo aggiornamento: 01/03/2005